TESEI Teseo

nasce il 3 gennaio 1909 a Campo nell’Elba (Livorno) (https://it.wikipedia.org/wiki/Teseo_Tesei). Maggiore s.p.e. (servizio permanente effettivo) del  genio navale M.M. (Marina Militare).

Ammesso all’Accademia Navale di Livorno quale allievo ufficiale del genio navale, fu nominato sottotenente nel 1930. Promosso tenente l’anno dopo, frequentava poi a Napoli la Scuola di ingegneria navale dopo di che iniziò la sua attività di direttore di macchina su navi di superficie e su Sm. (Sottomarini).  Partecipò alla guerra di Spagna col grado di capitano, e destinato poi, dal giugno 1940, alla 5^ squadriglia M.A.S. (Motoscafo Armato Silurante), assunse il comando di quei mezzi d’assalto cui aveva dedicato i suoi studi ed i suoi esperimenti fin dal 1935. Nell’agosto 1940, gli venne conferita dal Ministero della Marina la medaglia d’oro di prima classe per una invenzione utile alla M.M. con l’assicurazione di poter condurre in guerra i mezzi d’assalto da lui approntati. L’Università di Padova gli conferì nel 1942 la laurea ad honorem in ingegneria alla memoria.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia d’Argento) sul campo (Golfo di Bomba, 22 – 24 agosto 1940); maggiore per merio di guerra (12 dicembre 1940).

Ufficiale superiore del genio navale, in lunghi anni di tenace, intelligente, appassionato lavoro riusciva, superando difficoltà di ogni genere, a realizzare, in cooperazione con altri pochi valorosi tecnici, e successivamente a perfezionare il mezzo d’assalto subacqueo della Regia Marina. Non pago del decisivo contributo portato dalla sua brillante intelligenza e dalla sua profonda cultura volle personalmente provare, collaudare ed impiegare in guerra l’arma insidiosissima. Nonostante fosse minorato nel fisico per questa attività, inflessibilmente volle partecipare al forzamento di una delle più potenti e meglio attrezzate basi navali dell’avversario, conducendo lo strumento da lui ideato. Verificatosi nel corso dell’azione un ritardo dovuto ad imprevisti incidenti tecnici, che avrebbero potuto comprometterne l’esito, allo scopo di guadagnare il tempo perduto e di portare a termine ad ogni costo il suo compito, decideva di rinunciare ad allontanarsi dall’arma prima che esplodesse contro l’obiettivo. Col sacrificio della vita assurgeva, unitamente al suo secondo uomo rimasto a lui fedele fino alla morte, alla gloria purissima del cosciente olocausto. Esempio di elette virtù militari e di sublime dedizione alla Patria oltre il dovere. Acque di Malta, alba del 26 luglio 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 706.