TOSCHI Cesare

nasce il 22 maggio 1906 a Portomaggiore (Ferrara) (https://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Toschi). Maggiore s.p.e. A.A.r.n. (servizio permanente effettivo Arma Aeronautica ruolo naviganti), pilota.

Licenziatosi nel Liceo scientifico A. Righi  di Bologna, entrò volontario all’Accademia Aeronautica nel 1925 ed ammesso al corso Centauro conseguì la nomina a sottotenente in s.p.e. il 1° ottobre 1927. Tenente dal 1° aprile 1929, nel luglio dello stesso anno consegui il brevetto di pilota d’aeroplano, e nel 1930, quello di pilota militare, con assegnazione all’80° gruppo autonomo C.M. (Caccia Marittima). Dal 1° aprile 1932 fu istruttore professionale di volo agli allievi dell’Accademia Aeronautica e di esercitazioni pratiche alla Scuola di pilotaggio di Portorose, incarico che conservò anche con la promozione a capitano. Promosso maggiore nel 1939, fu assegnato al Comando della IV Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale) a Bari, dove si trovava alla dichiarazione di guerra. Assunto il comando del 116° gruppo B.T. (Bombardamento Terrestre) del 37° stormo, partecipò dal 16 aprile 1941 alle operazioni di guerra svoltesi sul fronte greco albanese e dall’ottobre dello stesso anno a quelle svoltesi sul Cielo di Malta e del Mediterraneo Centrale.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia Bronzo (Cielo della Grecia e Jugoslavia, aprile – maggio 1941); M.B. (Pachino, 19 ottobre 1941).

Volatore e combattente incomparabile per perizia e audacia, prendeva parte a nuovo intenso ciclo operativo, dopo aver strenuamente combattuto su altro fronte. Seguito dagli agguerriti equipaggi, attaccava di notte con inflessibile decisione gli obiettivi di una base aeronavale nemica fortemente munita e difesa, dando nuove fulgide prove del suo alto valore e della sua purissima fede. Spronato dal sentimento del dovere, dall’orgoglio professionale e dalla dignità di soldato, sempre impavido ed instancabile, sempre primo a vivere il rischio delle missioni isolate notturne, si prodigava generosamente per la perfetta esecuzione di esse, pago soltanto di poter servire degnamente la Patria. Dopo un decollo notturno con sovraccarico, mentre si accingeva, in condizioni atmosferiche decisamente sfavorevoli, a ripetere una rischiosa missione, precipitava in mare immolando la vita in olocausto alla grande Madre. Cielo del Mediterraneo, 9 luglio – 19 novembre 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 738.