VELLANI DIONISI Franco

nasce nel 1905 a Bologna. Capomanipolo M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale), corrispondente di guerra.

Diplomato nel 1925 presso la Scuola media agraria G. Pastori di Brescia, fu giornalista, scrittore e collaboratore di importanti quotidiani italiani, nonché profondo conoscitore dei problemi balcanici. Dispensato dal servizio militare in seguito a rassegna, fu dal 1931 a Vienna corrispondente del Resto del Carlino. Nel 1939 si trasferì a Budapest dove lo raggiunse la dichiarazione di guerra nel giugno dell’anno dopo. Già nei quadri della M.V.S.N., chiese ed ottenne nel gennaio 1941 di essere richiamato e col grado di capomanipolo fu destinato alla 26^ legione d’assalto. Assegnato al LIII battaglione CC.NN. (Camicie Nere) della Divisione Legnano, ebbe il comando del plotone esploratori col quale partecipò alle operazioni sul fronte greco-albanese e nel Montenegro. Dopo il crollo della Jugoslavia, si trasferì sul fronte russo come corrispondente di guerra presso il Corpo di spedizione ungherese e incorporato nella compagnia propaganda partecipò attivamente alle operazioni di guerra svolte dalle truppe magiare sul Don. Assunto il comando della 34^ compagnia della 9^ Divisione leggera Honved in un momento critico della battaglia, quando erano caduti tutti gli ufficiali della compagnia, si batté valorosamente per più giorni alla testa dei suoi uomini.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia Bronzo) (Valle Drino-Fronte greco, 16 aprile 1941); M.B. (Val Sosina – Balcania, 29 dicembre 1941).

Volontario di guerra reduce del fronte albanese ove aveva già dato numerose prove del suo valore, veniva assegnato quale corrispondente di guerra presso le truppe operanti in Russia. Mentre si trovava nel settore di una divisione, particolarmente impegnata, veniva informato che i reparti in linea avevano subito forti perdite in ufficiali ed offriva al comandante della divisione i propri servizi. Ottenuto il comando di una compagnia di fanteria, per alcuni giorni sosteneva con i suoi soldati dure lotte di fronte a preponderanti forze nemiche. Cadeva colpito da pallottola nemica allorché in testa al reparto lo portava al contrattacco. Fulgido esempio di valore italiano. – Fronte del Don, 13 -16 agosto 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 67.