ZAMBRINI Lino
n. 1911 Imola (Bologna). Capomanipolo battaglione arditi, raggruppamento carristi, Divisione Littorio.
Diplomatosi geometra a Bologna nel 1931, si arruolò volontario quale allievo ufficiale di complemento dell’Arma di artiglieria nella Scuola di Lucca e nel maggio 1932, fu promosso sottotenente. Destinato al 26° reggimento da campagna, fu congedato nel settembre 1933. Nella vita civile fu ispettore nell’Officina comunale del gas in Bologna dedicandosi, contemporaneamente, alle organizzazioni politiche giovanili. Richiamato nel febbraio 1935, pochi mesi dopo partì volontario per l’Eritrea col III gruppo del 19° artiglieria della divisione Gavinana. Nel dicembre dello stesso anno entrò a far parte del Gruppo Bande dell’altopiano di Cheren assumendo il comando di una di esse dopo il combattimento di Af Gagà. Partecitpò poi col gruppo all’occupazione di Gondar, delle sorgenti del Nilo Azzurro e di Debra Marcos alla testa delle truppe irregolari del Degiac Ghessessù. Rimpatriò nel gennaio 1937 e fu congedato. Nel giugno 1938 richiamato in servizio a domanda come capomanipolo veniva assegnato al IX battaglione CC.NN. (Camicie Nere) mobilitato e partiva per la Spagna.
Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento)(Debra Marws, 20 maggio 1936); M.B. (Megaglia Bronzo) (Goggiam, 12 maggio 1936).
Primo nell’assalto di forte posizione nemica, animatore instancabile dei propri uomini, ferito gravemente da scheggia di granata e conscio della propria fine, volle, prima di abbandonare la posizione conquistata, incitare i suoi dipendenti a persistere nella lotta. Al proprio comandante di battaglione che lo rincuorava rispondeva: Non mi illudo, per me è finita, muoio però tranquillo e contento per aver compiuto fino all’ultimo il mio dovere di fascista. – Barranco di quota 340-320-300; N. W. carrareccia Cogul, km. 26,500 strada Albaces – Casteldans, 3 gennaio 1939.