ZAPPALA’ Salvatore

nasce il 31 marzo 1893 a Petralia Sottana (Palermo) (https://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Zappal%C3%A0). Tenente Colonnello s.p.e. (servizio permanente effettivo), 133° reggimento fanteria carrista, Divisione Littorio.

Iniziò la sua brillante carriera nel 1913 come bersagliere. Entrato in guerra nel maggio 1915 col IX battaglione bersaglieri ciclisti, fu promosso sottotenente di complemento nel 1916 e tenente in s.p.e. nel 1917. Passato al 3° reparto d’assalto, partecipava alla battaglia del Piave nel giugno 1918. Negli anni 1919 e 1920 rimase in zona di armistizio e dal 1921 al 1926 prestò la sua opera nella costruzione del cimitero di guerra di Redipuglia. Trasferito nello stesso anno nel R.C.T.C. (Regio Corpo Truppe Coloniali) della Tripolitania, prese parte alla riconquista della colonia col XXVI battaglione eritreo e, da capitano, col VI battaglione libico. Rimpatriato nel 1932 e abilitato alla condotta dei carri armati, fu assegnato al XXII battaglione carri d’assalto della Divisione motorizzata Trento. Nell’ottobre 1936, partito volontario per la Somalia, fu destinato al battaglione carri d’assalto delle truppe del Governo dei Galla Sidamo e dopo essersi distinto al Lago Sciala e in altre ardite operazioni di polizia, rimpatriò nel maggio 1938. Promosso maggiore a scelta, nuovamente volontario, partì per la Spagna e al comando di un battaglione carri d’assalto partecipò alla seconda battaglia dell’Ebro e alla conquista della Catalogna. Rientrato in Patria nel giugno 1939, l’anno dopo, partiva per l’Albania col 31° reggimento carrista dando altre prove del suo valore durante l’aspra lotta nella valle del Drino e nello Scutarino del Nord nel novembre e dicembre del 1940. Rimpatriato nell’aprile 1942, poco più di un mese dopo, raggiungeva in volo il 133° reggimento carrista già impegnato nell’offensiva in A.S. (Africa Settentrionale). Assunto il comando del LI battaglione carri M 13, decedeva il 2 luglio aSollum nell’ospedale da campo 469 in seguito alle ferite riportate nel combattimento di El Dabà.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) (Valloncello dell’Hermada, maggio 1917); M.A. sul campo (Losson – Piave, giugno 1918); M.A. (Spagna, dicembre 1938); M.A. (Nord Scutarino, aprile 1941); M.B. (Medaglia Bronzo) (Monfalcone, agosto 1916); M.B. (Capo d’Argine – Piave, giugno 1918); M.B. (Spagna, febbraio 1939); Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) sul campo (A.O. (Africa Orientale), febbraio 1937); Cr.g. al V.M. (Toledo – Taracon, maggio 1939); Cr.g. al V.M. (Fronte greco, novembre – dicembre 1940); tenente in s.p.e. per m.g. (meriti di guerra)  (aprile 1917); tenente colonnello per m.g. (Spagna, 1938 – 1939).

Figura fulgidissima di eroe che in tutte le guerre dal 1915 in poi ha dato continue prove di valore divenendo con la specialità carrista un esempio ed un simbolo. In terra d’Africa, comandante di battaglione carri M. 13, ricevuto ordine di attaccare una formazione corazzata avversaria operante sul fianco sinistro dello scaglione avanzato divisionale, nonostante l’inferiorità tecnica e numerica dei suoi carri, con meditata, disperata audacia, conscio del supremo sacrificio cui andava incontro per proteggere la colonna, impegnava a distanza ravvicinata la formazione nemica, riuscendo a trattenerla e dando in tal modo la possibilità alla divisione di proseguire la marcia. Impavido, sotto l’implacabile fuoco delle artiglierie nemiche, sebbene gravemente ferito, persisteva eroicamente nell’impari lotta, fino a che, colpito a morte, cadeva sul campo fra il rogo di ben undici dei suoi carri. El Dabà – Egitto (A.S.), 30 giugno 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 43.