SAS KULCZYCHI Jerzy

kulczycki-sas-jerzy153nasce il  24 dicembre 1905 a Roma (https://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/storia/la-nostra-storia/medaglie/Pagine/SasKulczyckiJerzy.aspx). Capitano di fregata in servizio permanente effettivo Marina Militare.

Di nobile famiglia originaria della Polonia russa e figlio di noto insegnante di lettere nel Liceo Tasso di Roma, fu allievo dell’Accademia navale di Livorno dal novembre  1921. Nominato guardiamarina nel novembre 1927 e sottotenente di vascello nel 1929, prestò continuato servizio su navi da battaglia ad eccezione del periodo 1928-1929 in cui fu al battaglione Marina di stanza a Tien Tsin, in Cina e del periodo 1919-30 in cui frequentò il corso superiore all’Accademia Navale. Promosso capitano di corvetta nel marzo 1940, prese imbarco sulla corazzata Littorio con la quale entrò in guerra nel giugno successivo. Come direttore di tiro si meritò anche un encomio solenne nel novembre 1940 per le azioni nel mar Ionio. Promosso capitano di fregata dal gennaio 1943, si trovava a Trieste sulla Cavour alla dichiarazione dell’armistizio. Iniziata subito la sua opera di organizzatore dei primi gruppi di resistenza della regione veneta, passò in seguito a Milano dove dette vita alla organizzazione V.A.I. a carattere esclusivamente militare, della quale fu a capo S.M. Arrestato a Genova il 15 aprile 1944 e tradotto a Milano, fu poi avviato al campo di concentramento di Fossoli.

Altre decorazioni: Medaglia di Bronzo sul campo (Mediterraneo Centrale, marzo 1942).

Ufficiale superiore di eccezionali virtù militari e morali, già distintosi in operazioni di guerra e pervaso da profondo amor patrio, faceva fronte, all’armistizio, ai nemici della Patria iniziando senza indugio l’organizzazione dei primi gruppi militari di resistenza nella regione veneta. Riconosciuto successivamente capo di Stato Maggiore del Movimento dei Volontari Armati Italiani, dava vita nelle regioni settentrionali a notevole attività militare e di sabotaggio contro l’oppressore e i suoi accoliti. Sottoposto a grossa taglia, indifferente ai rischi incombenti svolgeva durante sette mesi opera fattiva di animatore e di capo. Attivamente ricercato, veniva arrestato solo in seguito a delazione. Superbo esempio ai presenti per serenità e grandezza di animo di fronte al plotone di esecuzione, donava alla Patria un’esistenza tutta dedicata alla sua grandezza ed al proprio dovere di soldato e di marinaio. — Fossoli, 12 luglio 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 496.