VOLPI Umberto

nasce nel 1892 a Fara Sabina (Rieti). Colonnello d’artiglieria s.p.e., 4° reggimento artiglieria <Bergamo>.

Arruolatosi non ancora diciottenne nel 2° reggimento artiglieria da fortezza. Come allievo sergente, fu trasferito a domanda nel novembre 1911 nel R.C.T.C. dell’Eritrea dove rimase fino al febbraio 1914. Rimpatriato col grado di sergente maggiore, fu ammesso nell’aprile 1915 alla Scuola Militare Di Modena dalla quale usci sottotenente nel gennaio 1916. Assegnata al 30° artiglieria da campagna , partecipò alla prima guerra mondiale con la 16^batteria bombarde. Ritornò poi in colonia nel 1919 prestando servizio nel R.C.T.C.(Regio Corpo Truppe Coloniali) della Tripolitania fino al 1922 allorché, promosso capitano fu trasferito prima al 14° artiglieria pesante da campagna e poi, dal 1926, alla Direzione d’artiglieria di Bologna. Nominato osservatore dall’aeroplano, venne in seguito assegnato alle Scuole Centrali Militari quale ufficiale di collegamento con l’Aeronautica. Promosso maggiore nel 1934, fu di nuovo in A.O. (Africa Orientale) dove partecipò alle operazioni di grande polizia coloniale col 60° art. della Divisione Granatieri di Savoia fino al 1939. Rientrato in Italia col grado di tenente colonnello, combatté poi in Africa Settentrionale dal novembre 1941 al maggio 1942 come osservatore dall’aeroplano. Promosso col., assumeva dal 20 agosto 1942 il comando del 4° reggimento artiglieria Bergamo in Croazia. Muore a Treglia (Croazia) il 2 ottobre 1943 (https://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Volpi)

Altre decorazioni: M.A. (Cielo dell’A.S., novembre 1941 – maggio 1942); M.B. (Zerovica, 8 luglio 1943).

Comandante di reggimento, si distingueva durante un lungo periodo operativo per alta capacità, instancabile attività ed indomito coraggio anche in volontarie rischiose missioni. All’atto dell’armistizio, fedele alle leggi dell’onor militare, partecipava attivamente alla lotta senza speranza, contro soverchianti forze tedesche. Catturato, affrontava con stoicismo il plotone di esecuzione sostenendo fino all’ultimo, con parole di elevato patriottismo e di fede, i suoi compagni di martirio, perpetuando così nel tempo le tradizioni del valore italiana. Magnifica figura di ufficiale, animato da nobile spirito di sacrificio e provato valore. – Croazia – Dalmazia, 8 – 30 settembre 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 333.