MASOTTO Umberto
di Giacomo e di Anna Giusti, nacque a Noventa Vicentina il 23 novembre 1864 e morì ad Adua il 1° marzo 1896.
Dopo aver frequentato quale convittore la Scuola tecnica di Arzignago, attratto dalla carriera delle armi, fu allievo del Collegio Militare di Milano dal 1878 al 1882 e quindi dell’Accademia Militare di Torino.
Promosso sottotenente di artiglieria il 27 agosto 1884, frequentò la Scuola di Applicazione dell’Arma e due anni dopo, il 1° luglio 1886, ebbe la promozione a tenente con destinazione al 16° reggimento artiglieria. Dimostrò ben presto le elevate qualità di un animo nobile e generoso insieme con le squisite doti di carattere e di intelligenza.
Chiese di far parte del Corpo di Spedizione in Africa comandato dal generale di San Marzano e partì nel marzo 1887. Passato alla dipendenza del capitano Ciccodicola, con lui formò la batteria indigena da montagna costituita il 3 ottobre 1888. Partecipò alle operazioni condotte dal gen. Orero su Adua dal 15 gennaio al 9 febbraio 1890 e al fatto d’armi di Agordat del 21 dicembre 1893 ove guadagnò la medaglia di bronzo al v. m.
Rimpatriato per eccedenza d’organico e promosso capitano, fu destinato al 22° reggimento da campagna a Messina nell’agosto 1894. lvi costituì l’anno successivo la 4^ batteria da montagna con la quale tornò in Africa imbarcandosi il 17 dicembre 1895. Assegnato alla brigata da montagna del maggiore De Rosa della colonna Albertone condusse valorosamente la sua batteria al fuoco contro le orde scioane ad Adua il 1° marzo 1896.
La battaglia, iniziatasi nelle prime ore del mattino con uno scontro di avanguardie, investì ben presto tutta la colonna Albertone tra Monte Raio e Monte Semiata, ma il preciso tiro delle batterie fece larghi vuoti nelle file scioane e ne trattenne per qualche tempo l’avanzata. Poi, crollate le resistenze sotto la poderosa spinta di armati incalzanti sempre in maggior numero e da ogni parte, la battaglia si frantumò in eroici episodi. Il tiro a mitraglia delle batterie non valse più a trattenere l’irruenza nemica.
Il capitano Masotto fu intrepido tra i suoi artiglieri durante quattro ore di strenua lotta a protezione di reparti di fanteria in ritirata e, quando ogni speranza fu perduta, volle con sereno coraggio sacrificare la sua vita.
Alla memoria del valoroso ufficiale fu concessa la medaglia d’oro al valor militare con r. d. 11 marzo 1898 con la motivazione: Comandante della 4^ batteria da montagna si distinse durante tutto il combattimento nel dirigere con intelligenza ed efficacia singolari il fuoco della propria batteria. Sereno ed imperterrito, sacrificò eroicamente la propria vita e quella dei suoi per rimanere sino all’ultimo in batteria a protezione delle altre truppe. – Adua (Eritrea), 1° marzo 1896.
G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914, (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958, p. 56.