ALBINI Giovanni Battista

ALBINI GIOVANNI038di Giuseppe e di Maria Raffaella Ornano, nacque a La Maddalena il 20 settembre 1812 e morì a Cassano Spinola, presso Alessandria, il 14 agosto 1876.
Figlio della forte e generosa Sardegna il suo nome è legato ai fasti della Marina da guerra italiana durante l’epopea del risorgimento e, particolarmente, alla resa della piazzaforte di Ancona, nel settembre 1860, dove il suo valore fu premiato con la medaglia d’oro.
Allievo della Scuola di Marina di Genova, nella quale era entrato appena quattordicenne, fu nominato guardiamarina nel 1830.
Partecipò, sotto gli ordini del padre, alla prima guerra d’indipendenza nelle acque dell’Adriatico.
In Crimea nel 1855 concorse con le navi alleate ai bombardamenti del forte Korniloff e di altre posizioni russe, meritando la nomina a ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia e la Legion d’Onore.
Dal maggio al giugno 1859, comandante della fregata Carlo Alberto, durante la seconda campagna d’indipendenza, provvide al trasporto delle truppe francesi alleate del Piemonte da Tolone a Genova ed accrebbe la sua fama d’ardito e provetto ufficiale.
Nel maggio 1860, era già capitano di vascello, ebbe il comando della pirofregata Vittorio Emanuele. Assolse prima compiti di crociera nelle acque della Sardegna, poi, raggiunto a Napoli il resto della squadra, che era agli ordini dell’ammiraglio Persano, salpò l’11 settembre con la divisione navale per portarsi verso Ancona e sostenere le operazioni terrestri d’assedio della città.
Il 28 settembre, durante l’investimento marittimo della piazzaforte, ebbe l’ordine di portarsi a 600 metri dalla batteria della Lanterna per demolirla. Riuscendo deficiente il tiro perché la corrente faceva arare la nave sulle ancore e desideroso di raggiungere con efficacia l’obiettivo chiese libertà di manovra. Ottenutala, si portò con grande audacia a tiro di pistola dalle batterie avversarie e, col fuoco contemporaneo di tutti i pezzi di una fiancata, le smantellò provocando anche lo scoppio di una polveriera. Concorse così, poderosamente, al successo dell’operazione ed alla capitolazione della piazza. La medaglia d’oro concessagli con regio decreto 4 ottobre 1860 fu premio a tanto valore. Dice la motivazione:Per il modo ardito e sotto ogni aspetto commendevole con cui si comportò all’assedio di Ancona.
Per il felice esito delle operazioni contro Ancona ebbe il 1° ottobre 1860 la promozione a contrammiraglio. Promosso vice ammiraglio nel 1666, comandò la II Squadra d’operazione in Adriatico nella campagna navale di quell’anno; poi nel 1867 fu collocato a riposo per anzianità di servizio. Morì a Cassano Spinola nel 1876; la sua salma riposa nel cimitero di Stagliano (Genova).


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.116.