PINELLI Ferdinando

PINELLI FERDINANDO059di Lodovico e di Angela Carelli, nacque a Roma il 29 dicembre 1810 e morì a Bologna il 5 marzo 1865.
Magnifica figura di soldato e di uomo politico fu anche apprezzato scrittore di storia militare. Discendente da famiglia originaria piemontese, figlio di magistrato, fu allievo del Collegio Militare di marina a Genova, dove a ventun anno conseguì il grado di sottotenente di fanteria nella brigata Casale.
Nella prima guerra d’indipendenza, quale capitano nel 18° reggimento fanteria, si distinse nei fatti d’armi svoltisi tra il 22 ed il 25 luglio 1848 sulle alture di Rivoli Veronese e nella regione collinosa intorno a Custoza, fra S. Giustina, Sona e Volta Mantovana, e si meritò una medaglia d’argento al valor militare. Nella battaglia di Mortara, il 21 marzo 1849, si condusse con valore ed ebbe una menzione onorevole. Negli anni 1855-1856, col grado di tenente colonnello onorario, fu coi volontari italiani che, inquadrati nella Legione anglo-italiana costituita dall’Esercito inglese, presero parte, in Oriente, alla guerra contro la Russia.
Rientrò nei quadri dell’Esercito piemontese nel 1856; poi, con lo stesso grado di tenente colonnello, fu inviato nel 1859 dal Governo a Bologna per organizzare l’Esercito delle province dell’Italia centrale per la guerra contro l’Austria ed ebbe l’incarico di ministro della guerra nel Governo delle Romagne. Nell’ottobre 1859 assunse il comando della brigata  Bologna e lo conservò anche quando la Bologna entrò a far parte dell’Esercito regolare.
L’anno seguente, col grado di maggior generale, partecipò alle operazioni nelle Marche e, per essersi particolarmente distinto, il 26 settembre 1860, nei combattimenti di M. Pelago e di M. Pulito presso Ancona, durante l’assedio di quella piazza, fu decorato dalla commenda dell’Ordine Militare di Savoia.
Nel febbraio 1861, colla brigata Bologna fu inviato nell’Italia Meridionale. Assunto il comando di una colonna mobile, operò con successo nell’Ascolano e nel Teramano contro il brigantaggio e si distinse nell’espugnazione di Civitella del Tronto.
Fu decorato di medaglia d’oro al valore militare con regio decreto 9 febbraio 1862 per i soddisfacenti risultati ottenuti col suo coraggio e per l’instancabile sua operosità nella persecuzione del brigantaggio nelle province napoletane, 1861.
Nel 1862 fu promosso generale di divisione e comandò le divisioni territoriali di Messina e di Bologna.
Fu deputato al Parlamento per il collegio di Cuorgnè nella 4^ e 8^ legislatura. Scrisse, tra l’altro, la Storia militare del Piemonte, nella quale
trattò gli avvenimenti militari dalla pace di Acquisgrana fino al 1854.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.158.