26-27 luglio 1943. Sicilia, Mediterraneo, Germania, Italia

26 luglio
Hitler vorrebbe ritirare le divisioni corazzate SS dal fronte sovietico e inviarle in Italia per ristabilire il regime fascista, ma Kluge dichiara di non poter distogliere neppure un uomo dal fronte. Comunque, di lì a poco il Fuhrer riuscirà a mandare in Italia la divisione corazzata SS Leibstandarte, che tuttavia verrà rinviata in ottobre sul fronte orientale.

27 luglio
Sicilia. Reparti della 45^ divisione americana, che sta avanzando sulla strada costiera in direzione di Messina, raggiungono Tusa, pochi km a ovest di Santo Stefano; attraversano l’omonimo fiume, ma vengono ricacciati indietro.

Mediterraneo. II Quartier Generale delle forze alleate nel Mediterraneo chiede al comando generale di preparare i piani per la conquista di Napoli e dei vicini aeroporti, dai quali saranno appoggiate le future operazioni. Viene anche fissato al 7 settembre, a titolo puramente indicativo, il giorno dello sbarco.

Germania. In una riunione per stabilire un piano di azione in Italia, Hitler e il suo Stato Maggiore decidono le modalità dell’intervento nella penisola:
I) liberazione di Mussolini (operazione “Quercia”);
2) occupazione di Roma e reinsediamento del Duce nel governo del paese (operazione “Student”);
3) occupazione militare di tutta l’Italia;
4) cattura o distruzione della flotta italiana.
Mussolini insomma dovrà essere, volente o nolente, un nuovo Quisling .

ltalia. Verso sera Mussolini viene trasferito da Roma nell’Isola di Ponza.

Sicilia. Il gen. Alexander, comandante il XV Gruppo d’armate, sposta il suo Quartier Generale dall’Africa in Sicilia. Reparti della 45^ divisione americana riattraversano il fiume Tusa e riescono a fissare una piccola testa di ponte in direzione di Santo Stefano. Nicosia viene conquistata dalla 1^ divisione americana, dopo tre giorni di duri scontri. Nel settore inglese, cade Agira ad opera della 1^ divisione canadese dopo feroci combattimenti. Intanto la CCXXXI brigata riprende l’avanzata verso est, lungo la statale 121, ma la sua marcia viene fermata pochi chilometri a ovest di Regalbuto.