9 luglio 1943 – Sicilia

Sicilia. Mentre si intensificano gli attacchi sull’isola dei bombardieri alleati, le truppe da sbarco alleate, la 7^ armata statunitense, al comando del gen. George S. Patton, e l’8^ armata inglese del gen. Bernard Law Montgomery, a bordo di circa 3000 natanti, salpano dai porti della Tunisia

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alla volta della Sicilia (le due armate fanno parte del XV Gruppo di armate comandato dal gen. Alexander). La difesa della Sicilia è affidata alla 6^ armata italiana (230.000 uomini) del gen. Alfredo Guzzoni, in cui militano agguerriti contingenti tedeschi di rinforzo (circa 40.000 soldati).
Nella notte truppe aviotrasportate vengono lanciate sulle zone sud-orientali dell’isola in cui è previsto lo sbarco anglo-americano, ma il vento impetuoso (che raggiunge forza 7), la scarsa visibilità e la poca esperienza di lanci notturni rendono praticamente inutile questo primo tentativo di attacco aviotrasportato.
I 3400 paracadutisti, del col. americano James M. Gavin comandante l’82^ divisione aviotrasportata, finiscono con il disperdersi su un area vastissima rendendo scarsamente efficace l’intervento. Intanto la navigazione delle unità che trasportano le forze da sbarco prosegue tra gravi difficoltà: il vento impetuoso e il mare agitato mettono a dura prova i fanti alleati.