LI GOBBI Aldo

nasce nel 1918 a Reggio Emilia. Soldato R.T. (Ricognizione Terrestre) genio, partigiano combattente.

Radiotelegrafista nella 4^ compagnia trasmettitori del 2° reggimento genio, si trovava in licenza presso la famiglia, alla data dell’armistizio, ad Oggebbio sul Lago Maggiore, reduce dalla Sicilia. Assieme a lui si trovava anche il fratello Alberto, capitano d’artiglieria in licenza di convalescenza. Da quest’ultimo consigliato, accettò il compito di collegarsi direttamente con apparecchio trasmittente e ricevente coi Comandi italiano ed alleato e col nome di battaglia Flores si mise in evidenza nella Divisione Beltrami operante nel Novarese, ottenendo la qualifica di capo servizio informazioni. Fu arrestato a Genova il 31 marzo 1944 mentre col fratello recavasi ad un convegno politico, assieme ad altri partigiani. Il fratello Alberto, anch’egli torturato e condannato a morte, riuscì in seguito ad evadere e fu decorato della M.O. al V.M. (Medaglia Oro al Valore Militare).

Patriota di elevati sentimenti partecipava con slancio e decisione alla lotta fin dall’inizio del movimento di liberazione. Radiotelegrafista in una stazione clandestina di collegamento con il comando alleato, benché perseguitato dalle polizie nazi-fasciste, mai esitava innanzi ai pericoli pur di assolvere alla delicata ed importante missione affidata al suo alto patriottismo. Catturato tentava la fuga per non far cadere nelle mani del nemico il cifrario di cui era in possesso, rincorso e ferito gravemente prima di essere ripreso trovava la forza di far scomparire il documento. Atrocemente seviziato taceva fieramente e, dopo aver resistito per diverse ore alle disumane torture, esalava lo spirito immortale di eroe. Fulgida figura di altissima dedizione al dovere e di sublime spirito di sacrificio. Italia Settentrionale, settembre 1943 – 1 aprile 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 417.