PRINETTI CASTELLETTI Giannantonio
nasce il 13 novembre 1921 a Milano (https://it.wikipedia.org/wiki/Giannantonio_Prinetti_Castelletti). Tenente s.p.e. (servizio permanente effettivo) artiglieria, partigiano combattente.
Di nobile famiglia lombarda, sportivo, compiuti gli studi classici a Milano, entrava il 1° novembre 1940 all’Accademia di artiglieria e genio di Torino, uscendone sottotenente d’artiglieria nel marzo 1942. Destinato al 18° reggimento artiglieria Pinerolo e, frequentato il corso pratico presso la Scuola di Nettuno, il 24 agosto dello stesso anno partiva per la Grecia per raggiungervi il reggimento mobilitato. Rientrato al deposito nel maggio 1943, vi era sorpreso dall’armistizio. Riuscito a rifugiarsi in Svizzera con un gruppo di ufficiali, nel maggio 1944 rimpatriò per partecipare alla lotta di liberazione. Arruolatosi nella Brigata Osella operante in Val Sesia e nel Novarese, venne presto nominato, prima comandante di distaccamento e poi vicecomandante di Brigata col grado di capitano. Trasferito in seguito alla Brigata volante Loss, pochi giorni dopo cadeva nell’azione della Bertagnina in Val Sesia mentre accorreva con un gruppo di uomini in rinforzo ad un posto avanzato della Brigata attaccato da forze superiori.
Ufficiale dell’Esercito, internato in un paese neutrale, riusciva a rientrare in Italia per partecipare alla lotta di liberazione alle cui altissime finalità era sospinto dall’ardente amore di Patria che lo animava. Fu dapprima valoroso partigiano combattente, poscia capace vicecomandante di Brigata d’assalto, dimostrando sempre e dovunque il complesso delle belle virtù militari che fu suo nobile patrimonio. Durante un’azione nemica, volontariamente si offriva per sostenere con pochi uomini l’urto nemico allo scopo di dare possibilità di ripiegamento alla sua Brigata, salvandola con il proprio sacrificio da sicuro accerchiamento. Benché ridotto agli estremi di ogni umana resistenza, caduti tutti i compagni che gli erano vicino, rifiutava sdegnosamente l’offerta di resa e, col petto squarciato dalla mitraglia nemica, valorosamente offriva la vita in olocausto alla legge dell’onore e del dovere. – Colli di Valduggia, 9 agosto 1944.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 516.