LICHENE Bruno
nasce nel 1925 a Altare (Savona). Aviere, partigiano combattente.
Ultimato il terzo corso nella Scuola di avviamento industriale di Savona, trovò lavoro, come elettricista, nelle locali Officine Scarpa e Magnani. Nell’aprile 1943, si arruolò volontario nell’Aeronautica – ruolo specialisti e, dopo gli avvenimenti dell’8 settembre 1943, diede la sua attività alla lotta clandestina per la resistenza. Aggregatosi ad una formazione partigiana operante sui monti liguri e facente parte della Divisione Fumagalli si fece presto notare per coraggio ed ardimento. Comandante di nucleo prima e di squadra poi, fu nominato infine ispettore di Brigata col grado equiparato a tenente.
Giovane diciannovenne, animato da alta e pura fede patriottica, si arruolava nelle file partigiane. Durante un breve, ma intenso periodo di attività operativa, svolto in situazioni particolarmente difficili per clima, per terreno e per superiorità di forze nemiche, forniva luminose prove di dedizione al dovere, di iniziativa e di cosciente eroismo. Nel corso di un duro combattimento, ferito a morte da scheggia di mortaio, rifiutava ogni soccorso e chiedeva anzi di venir messo nuovamente al posto di tiratore presso la sua mitragliatrice. Scaricava, a fuoco mirato e per l’ultima volta, la sua arma contro il nemico avanzante, animando la vittoriosa resistenza dei compagni e chiudendo nobilmente la giovane vita al servizio della Patria. – Zona di Asti (Gaiona), settembre 1944; Vesine,12 dicembre 1944.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 595.