BRASILE Nicola

431654_2283096897126_501267400_nnato il 3 novembre 1910 a Castelvetere in Val Fortore (Benevento)

Artigliere del 43° Reggimento di Artiglieria «Prestano» (Fiume)

Inviato nei Balcani il 19 novembre 1942 – Fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 ed internato nello Stammlager XX A presso Toruń (Voivodato di Cuia-via-Pomerania) – Deceduto nella stessa località il 9 luglio 1944 – Causa della morte: malattia

Inumato in prima sepoltura nel cimitero locale – Riesumato e traslato nel Cimitero Militare Italiano di Bielany/Varsavia (Polonia) – Posizione tombale: mausoleo destro – fila 4ª – tomba 697. Fonti: 1a, 10 – Anna Brasile (nipote).

Dal «Il Quotidiano della Calabria» del 18 marzo 2012 di Matteo Cava

Non aveva più notizie del nonno, morto nel 1944 dopo un periodo di prigionia. Con caparbietà ha cercato e ricercato sfruttando anche la rete ed è riuscita a trovare notizie certe. Ora le sue spoglie riposano a Varsavia. Anna Brasile ha trovato un tesoro: un sito internet, www.dimenticatidistato.com, dove sono raccolte notizie certe sui caduti in guerra. E nelle liste ci sono tanti altri nomi di persone della provincia di Cosenza e della Calabria.
«Nonno Nicola – racconta la signora Anna Brasile – nato in Valfortore, in provincia di Benevento, il 3 novenbre del 1910 è stato chiamato alle armi varie volte.
Il 19 novembre 1942 parte per i Balcani, una battaglia dalla quale non è più ritornato. È con il 43° Reggimento di Artiglieria Prestano, Fiume. Lascia a casa la moglie Marianicola e tre figli, ultimo dei quali il mio papà Mario».
È questo il punto dove si interrompeva la ricostruzione. Nessuno ha mai saputo più nulla.
Eppure Anna Brasile ha iniziato a cercare utilizzando al meglio le potenzialità della rete fino a quando ha incontrato il sito realizzato dal signor Zamboni che racchiude preziose notizie.
La famiglia era a conoscenza di un altro frammento di vita, l’ultimo. L’8 settembre del ’43 il nonno era stato catturato dai tedeschi e deportato in Germania. Il 9 luglio 1944 per malattia era morto durante un periodo di prigionia.
486804_3239430564870_480874330_n«Fin qui la parte nota – racconta Anna Brasile – fino al settembre dello scorso anno, quando finalmente per mia caparbietà, trovo il sito del signor Zamboni. Da quelle liste, escono altri luoghi e pochissime purtroppo notizie, ma è certo che mio nonno, prigioniero, viene internato nello Stammlager XX A di Torun, una cittadina nel nord della Polonia, deceduto per malattia, viste le condizioni di fame, freddo e lavoro, viene poi sepolto nel ’57 nel Cimitero Militare d’Onore di Bielany, a Varsavia, dove riposano militari e civili morti durante la Prima e la Seconda Guerra mondiale. […]Ho fatto domanda di traslazione dei suoi resti mortali. I documenti sono stati inviati al Ministero della Difesa qualche settimana fa. Quanto prima, mio nonno tornerà nella sua patria.
In quelle liste vi sono decine di nomi di soldati partiti da Benevento e provincia, come da Cosenza, sento il dovere di portare tale notizia a conoscenza di tanti che ignorano tali vicende, lo ritengo un gesto doveroso nei confronti di chi come me sente il bisogno di sapere».
Da quell’indirizzo internet www.dimenticatidistato.com chi ha il desiderio di avere notizie certe sui propri cari potrà verificare nelle liste contenute i nomi e i cognomi e le posizioni nei cimiteri d’Europa. Per il nonno di Anna Brasile, adesso un importante riconoscimento: una medaglia al valor militare per aver difeso e lottato per la Patria.

Foglio matricolare

Torna a casa dopo 70 anni

Tutto ebbe inizio con la perdita del mio papà. Nel novembre 2008 ritrovai custodito tra le sue carte il foglio matricolare di suo padre, mio nonno, l’Artigliere Nicola Brasile classe 1910. Il mio papà, il più piccolo di due figli, nato nel 1938, quasi non conobbe suo padre, poiché richiamato alle armi partì per la sua ultima missione il 19 novembre 1942. Da allora non se ne seppe più nulla e fu considerato morto in prigionia in Germania.
Scoperto il grande desiderio, seppur celato tra i suoi silenzi, di sapere come fossero andate realmente le cose, con grande caparbietà cominciai ad inviare e-mail a varie Associazioni, ma purtroppo le risposte erano sempre negatiıve di mio nonno non si sapeva nulla. Nei primi giorni del mese di ottobre del 2011, dopo l’ennesima e-mail di risposta, purtroppo negativa, cominciai a vagare nella rete digitando parole a caso, imbattendomi così nel sito “DimenticatidiStato” creato da un signore veronese.
Li tra quelle liste, tra quei tanti nomi di giovani valorosi, ecco che mi appare quel nome, incredibile ma vero è lui! La sua data di nascita, il suo paese, tutto coincide. Mio nonno Artigliere del 43° Reggimento era stato catturato, anche lui come migliaia di altri soldati, il 9 settembreı 1943 in territorio jugoslavo. Scelse di mantenere lo status di militare dello Stato Italiano, divenne quindi un Internato Militare Italiano (IMI) e fu deportato a Torun, in Polonia nello Stammlager XXA. I soldati internati nei campi di concentramento erano obbligati a lavorare vivendo in condizioni di fame e stenti. Purtroppo, a causa di una delle malattie di quel periodo, la tubercolosi polmonare, mio nonno morì, il 9 Luglio 1944. Mancava tra i dati da me trovati , la posizione tombale che doveva essere richiesta al Ministero della Difesa – Comımissario Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra. Nel giro di pochi giorni trovo tante risposte alle mie innumerevoli domande, partono le richieste alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la domanda per ottenere la Medaglia d’Onore al Ministero della Difesa – Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti in 001 002Guerra e la richiesta per il rimpatrio dei Suoi Resti. Primo traguardo… il 2 giugno 2012 dal Prefetto di Cosenza la consegna della Medaglia d’Onore. Mentre l’iter burocratico per la traslazione prosegue, nel mese di settembre 2012 vado a visitare i luoghi dove mio nonno ha trascorso quel triste e tragico periodo della sua vita. Prima a Bielany dove riposava, nel Cimitero Militare d’Onore, poi Toruni dove c’era il lager. I tempi per il rimpatrio si protraggono, ma non mi arrendo, anzi questo tempo mi serve per incontrare sulla mia strada persone eccezionali che mi aiutano e supportano per l’organizzazione della cerimonia per il rientro in Patria. Sono state tantissime e a tutte va la mia riconoscenza e la mia stima. Eccoci finalmente al grande momento, la comunicazione da parte del Ministero della Difesa – Commissario Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra – il 23 novembre 2012 mio nonno sarà in Italia! La gioia, la felicità, l’emozione, di quel particolare momento, quasi le stesse sensazioni della sera del ritrovamentoı del nome di mio nonno in quelle liste di Caduti; un’unica differenza, adesso sarà qui, potrò finalmente portargli un fiore! In una fredda mattina di novembre, il 26, i cittadini, i familiari, ma soprattutto il calore ed il cuore di uomini e donne di 21 Associazioni d’Arma riscaldano il mio che tanto aveva sognato, immaginando quel momento. La riunione nella caserma del Comando Provinciale della G.d.F. di Benevento dove la piccola “Urna” era stata deposta la sera precedente e da lì in corteo, sino alla Cattedrale dove all’entrata i Resti mortali di mio nonno ricevono gli onori Militari da parte di un picchetto armato dell’Esercito. Successivamente, al termine della cerimonia funebre officiata dal Vicario generale della Diocesi di Benevento, Monısignor Pompilio Crispino, i Resti di mio nonno sono stati deposti nel Sacrario militare del Cimitero di Benevento dove, dopo 68 anni, ora riposano.
Anna Brasile