BETTI Rodolfo
nasce nel 1920 a Perugia. Tenente complemento amministrazione, 129° reggimento fanteria.
Conseguito il diploma di ragioniere nell’Istituto tecnico di Perugia, frequentò il corso alla Scuola allievi ufficiali di complemento (Amministrazione) di Spoleto dal 29 agosto 1940, ed ottenne la nomina a sottotenente il 1° marzo 1941, assegnato al deposito del 51° reggimento fanteria. Trasferito al 129° reggimento fanteria (Divisione Perugia), il 1° settembre 1941 raggiunse il reggimento mobilitato in Balcania. Rimpatriato per malattia nel marzo successivo, dopo degenza in ospedale ed al termine della licenza di convalescenza, rientrò al reggimento in Balcania il 30 maggio 1942. Promosso tenente dal marzo 1943, si trasferì col reggimento in Albania.
Direttore dei conti, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 partecipava valorosamente con il proprio reggimento alla guerriglia contro i tedeschi. Catturato insieme ad altri ufficiali, venne escluso, perché appartenente ai servizi, da coloro che dovevano essere fucilati per la resistenza opposta ai nazisti. Presente alla strage dei propri colleghi, non resistette al pensiero di poter sopravvivere alla immane tragedia e, portatosi con energica fierezza avanti a tutti, prese il posto di altro ufficiale gridando ai massacratori: Voglio cadere dove è caduto il mio Colonnello. Nel momento in cui cadeva crivellato dal piombo tedesco trovava ancora la forza di gridare Viva l’Italia!. Fulgido esempio di sacrificio, di dedizione al dovere e di amor di Patria. Monte Gallarate (Albania), ottobre 1943.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 345.