GASPARINI Vittorio

gasparini-vittorio158nasce ad Ambivere (Bergamo) il 30 luglio 1913 (https://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/storia/la-nostra-storia/medaglie/Pagine/GaspariniVittorio.aspx). Capitano complemento alpini, partigiano combattente.

Diplomatosi in ragioneria nel 1931, l’anno dopo fu chiamato alle armi. Ammesso alla Scuola allievi ufficiali del C.A. (Corpo d’Armata) di Milano, venne nominato sottotenente nel 4° reggimento alpini nel novembre 1933. Congedato nel 1934, riprese gli studi nella facoltà di economia e commercio a Cà Foscari a Venezia dove consegui la laurea nel 1936. Stabilitosi a Milano, vi esercitò la professione per qualche anno. Dopo un richiamo di circa quattro mesi nel battaglione Aosta fu promosso tenente a scelta nel 1937. Un altro periodo di richiamo lo trascorse presso il battaglione Edolo dal 1939 – all’agosto 1940. Promosso capitano con anzianità 1° gennaio 1942, veniva esonerato dal servizio quale mobilitato civile presso gli stabilimenti Bombrini Parodi Delfino di Roma dove si trovava alla dichiarazione dell’armistizio.

Si prestava volontariamente a cooperare con il fronte clandestino di resistenza della Marina militare raccogliendo e inviando preziose informazioni militari, politiche ed economiche risultate sempre delle più utili allo sviluppo vittorioso della guerra di liberazione. Arrestato dai tedeschi e torturato per più giorni consecutivi resisteva magnificamente senza mai tradirsi né rivelare i segreti a lui noti, addossandosi le altrui colpe e riuscendo con ciò a scagionare un compagno che veniva liberato. Condannato a morte veniva barbaramente fucilato in una piazza di Milano, poco discosta dalla propria abitazione e dai propri familiari. Elevato esempio di indomito coraggio e di incrollabile forza morale, ammirevole figura di ufficiale e di martire che ha coronato la propria esistenza invocando la Patria. Milano, 1° gennaio 12 agosto 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 518.