GUERCI Ferdinando

nasce nel 1924 a Cortil S. Martino (Parma). Caporale fanteria, partigiano combattente.

Diciottenne appena, si arruolò volontario nella M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale) e come semplice c.n. (camicie nere) fu destinato all’80^ legione. Chiesto di essere trasferito in un reparto mobilitato, due mesi dopo venne inviato a Bari nella 20^ legione M.A.C.A. (Milizia Artiglieria Contro Aerei) mobilitata, dove rimase fino al maggio 1943. Chiamata alle armi la sua classe in anticipazione fu assegnato al deposito del 28° fanteria della Divisione« Pavia nella 2^ comp. del I battaglione e promosso caporale il 1° luglio dello stesso anno. Dopo l’armistizio, partecipava alla lotta clandestina di resistenza e nella Brigata partigiana Caio operò nel Piacentino e nel Parmense. Nominato comandante di distaccamento, divenne poi vicecomandante della Brigata.

Vice comandante di una brigata partigiana, durante un cruento combattimento per la conquista di un abitato tenuto da un forte presidio nazifascista, dopo un’alterna lotta durata trentasei ore, si lanciava, alla testa dei suoi uomini, in un supremo assalto che decideva sorti della battaglia, travolgendo il nemico sbaragliato dall’epico urto. Visto un compagno cadere nel folto della mischia, accorreva per raccoglierlo e mentre ne trasportava il corpo dolorante difendendolo col lancio di bombe a mano, veniva mortalmente colpito. Esalava lo spirito eroico nel supremo gesto di fraterna abnegazione. Fulgido esempio di superba audacia e di alto cameratismo. Farini d’Olmo (Piacenza), 27 giugno 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 482.