BATÀ Mario

bata-marionasce nel 1917 a Roma, m. Sorzacosta di Macerata, 20 dicembre 1943. Tenente complemento genio, partigiano combattente.

Studente nella facoltà di ingegneria presso l’università di Roma, dalla quale gli venne poi concessa, alla memoria, la laurea ad honorem. Dopo aver frequentato, negli anni 1937 e 1938, i due periodo preliminari del corso allievi ufficiali di complemento presso il Comando della IV legione universitaria in Roma, nel luglio 1939 fu ammesso al periodo applicativo presso la Scuola allievi ufficiali del genio di Pavia. Nominato sottotenente di complemento nel gennaio 1940 e tenente nel novembre stesso anno prestò ininterrottamente servizio alla Scuola Centrale del Genio anche quando questa da Civitavecchia fu trasferita a Macerata. Dopo l’8 settembre 1943, si portò sulle montagne del Maceratese, dove assunse il comando di un gruppo di patrioti di Frontale facente parte della V Brigata partigiana Garibaldi di Ancona. Catturato il 15 novembre 1943 e condannato a morte dopo un mese di durissima prigionia, fu fucilato il 20 dicembre successivo.

Organizzatore del movimento clandestino nella zona di Macerata, si esponeva ai più gravi rischi per il potenziamento delle bande armate partigiane da lui formate con sicura fede patriottica. Arrestato su delazione e condannato a morte chiedeva che gli fosse concesso di indossare l’uniforme e che la sua salma fosse sepolta avvolta nel tricolore, affrontando quindi, con serena fierezza, il plotone di esecuzione. Riceveva in pieno petto il piombo fratricida che troncava nelle sue labbra la suprema invocazione alla Patria. Fulgido esempio di elette virtù militari, che ha legato il suo nome alla storia della redenzione d’Italia. – Sforzacosta di Macerata, 20 dicembre 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 362.