RUFINI Mario

nasce a Roma il 14 novembre 1919 (https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Rufini). Tenente di complemento fanteria, partigiano combattente.

Studente nella facoltà di economia e commercio nell’Università di Roma fu chiamato alle armi nel marzo 1940. Dopo aver prestato servizio nel 1° granatieri e nell’81° fanteria, fu ammesso alla Scuola allievi ufficiali di Palermo dalla quale uscì sottotenente nell’aprile 1941. Assegnato al 92° fanteria della Divisione Superga, alla dichiarazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943 travavasi in Francia nel battaglione mitraglieri del I.C.A. Cattirato e deportato in Polonia in un campo di concentramento tedesco, riusciva dopo alcuni mesi ad evadere ed a rientrare in Patria. Militò con i partigiani della Brigata di Valle Gesso in provincia di Cuneo, e comandò, sotto il nome di Roberto, la banda Entraque dipendente dalla 4^ Divisione alpina Giustizia e Libertà. Venne barbaramente fatto morire il 21 dicembre 1944.

Comandante di formazioni partigiane capace, ardito e deciso, dava belle prove in numerosi combattimenti, particolarmente distinguendosi il 17 agosto 1944 quando in località Oros (comune di Valdieri) alla testa di una ventina di uomini respingeva, per tre volte nella stessa giornata, l’attacco di una compagnia da montagna tedesca. Caduto in mani nemiche ed offertegli vita e libertà a prezzo del suo asservimento, sdegnosamente respingeva la divisa che gli veniva presentata, pronunciando così, da se stesso, la sua sentenza di morte. Arso vivo dal barbaro nemico suggellava, con l’orribile sacrificio, la sua fede nella Patria e nella Libertà, – Tetto Boa (Robilant di Cuneo) 20 novembre 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 573.