POETAN (Poletaiev) Fiodor Alexander
nasce il 14 maggio 1909 a Gorlowo- Rjazan’ (Russia) (https://it.wikipedia.org/wiki/F%C3%ABdor_Andrianovi%C4%8D_Poletaev). Suddìto russo, partigiano combattente.
Operaio fabbro ferraio di Gorlowo, villaggio della regione di Rianzaj sergente nell’Esercito sovietico, fu catturato in combattimento dalle truppe tedesche nel 1943 e, trasportato in Italia, venne internato in un campo di concentramento presso Alessandria. Evaso nel 1944, assieme ad altri compagni, raggiunse le montagne dell’ Appennino Ligure Piemontese, aggregandosi alla formazione partigiana Oreste facente capo alla Divisione Pinan-Cichero della Sesta zona operativa ligure. Il 15 dicembre 1944 su Monte Bossola, solo, riuscì a portarsi vicino al nemico e, col fuoco della sua arma automatica, dando l’impressione di essere a capo di una schiera di partigiani, costrinse i tedeschi ad abbandonare la posizione. Il 2 febbraio 1945 condusse l’ultima azione per contrastare ai nazifascisti il rastrellamento dei giovani e l’occupazione dei paesi e dei passi montani. E’ l’unico straniero decorato della massima ricompensa al valore militare nella lotta partigiana.
Deportato russo in Italia fuggiva dal campo di concentramento tedesco ove era internato, per raggiungere le formazioni partigiane cui lo univa la stessa fede nei principi della libertà. Combattente esemplare per disciplina e per ardimento durante un attacco in forze da parte del nemico si portava, consapevole ma incurante del certo sacrificio della sua vita, con una pattuglia da lui comandata a tergo del grosso della formazione avversaria, aprendo il fuoco di sorpresa ed intimando a viva voce la resa. Il nemico sotto l’imprevisto e temerario attacco si sbandava arrendendosi. Nell’epico episodio che costò al nemico molte perdite e molti prigionieri e che capovolse le sorti della giornata, cadde da valoroso per l’ideale della libertà dei popoli. – Cantalupo Ligure, 2 febbraio 1945.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 623.