ROSANI Rita

nasce il 20 novembre 1920 a Trieste (https://it.wikipedia.org/wiki/Rita_Rosani). Partigiana combattente. Di origine cecoslovacca, insegnante nella scuola elementare ebraica a Trieste, per sfuggire alle persecuzioni razziali, fu costretta ad abbandonare la città dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Rifugiatasi a Portogruaro, partecipò attivamente alla lotta clandestina di resistenza, quindi, nel febbraio 1944, si portò a Verona dove costituì, insieme a pochi altri, la formazione Aquila della Brigata Pasubio. Combatté in Val Policella e nella zona di Zevio fino al giorno del suo cosciente sacrificio. Per il suo virile comportamento fu assunta dalla comunità ebraica quale simbolo della virtù e della forza d’animo del popolo d’Israele.

Perseguitata politica, entrava a far parte di una banda armata partigiana vivendo la dura vita di combattente. Fu compagna, sorella, animatrice di indomito valore e di ardente fede. Mai arretrò innanzi al sicuro pericolo ed alle sofferenze della rude esistenza, pur di portare a compimento le delicate e rischiosissime missioni a lei affidate. Circondata la sua banda da preponderanti forze nazifasciste, impugnava le armi e, ultima a ritirarsi, combatteva strenuamente finché cadeva da valorosa sul campo, immolando alla Patria la sua giovane ed eroica esistenza. Monte Comune, 17 settembre 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 544.