SILIGATO Antonino

siligato-antonino175nasce il 31 dicembre 1920 a Limina (Messina) (https://biografieresistenti.isacem.it/?s=savini+mario&wpessid=2887). Sergente nocchiere M.M. Marina Militare), partigiano combattente.

Studente nell’Istituto industriale di Messina, si arruolava volontario in Marina nel marzo 1938 ed assegnato in qualità di allievo nocchiere alla Scuola C.R.E.M. (Corpi Reali Equipaggi Marittimi) di Pola, era nominato comune di prima classe nell’ottobre dello stesso anno. Imbarcò poi successivamente sulla Vespucci, sulla Andrea Doria, sulla Vittorio Veneto ed infine sulla Littorio dove fu promosso sottonocchiere il 1° maggio 1940. Trasferito nel marzo 1942 al IV gruppo sommergibili, conseguiva, un mese dopo il grado di sergente nocchiere e a metà giugno dello stesso anno, a bordo dell’incrociatore Eugenio di Savoia, partecipò alla battaglia di Pantelleria. Sbarcato il 4 febbraio 1943 fu inviato al deposito C.R.E.M. di La Spezia dove trovavasi alla dichiarazione dell’armistizio. Costretto ad arruolarsi nella X flottiglia M.A.S. (Motoscafo Armato Silurante) abbandonò a fine gennaio 1944 il reparto e si portò in Val di Taro unendosi ad una formazione partigiana. Partecipò a numerose azioni nella zona di La Spezia col nome di battaglia Nino, fu poi nominato comandante della compagnia esploratori della Brigata  Centocroci della Divisione Valtaro, assimilato al grado di tenente.

Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Acque di Pantelleria, 14-15 giugno 1942).

Dopo l’8 settembre 1943 fu tra i primi a intraprendere la lotta partigiana divenendo combattente di terra come lo era stato sul mare. Assunto il comando di un plotone partigiano trascinò i suoi uomini in epiche gesta che cinsero la sua fronte con l’aureola dell’eroismo. Prescelto per un’audace azione di collaborazione con paracadutisti alleati la portava a termine senza esitazione benché febbricitante e mentre con i suoi compagni era sulla via del ritorno, veniva attaccato di sorpresa da forze nazifasciste. Cadeva mortalmente colpito nel generoso tentativo di portare aiuto ad un gruppo di partigiani che era per essere sopraffatto dal nemico. Magnifico esempio di valore, di ardimento e di abnegazione. Codolo di Pontremoli, 20 gennaio 1945.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 614.