SPAZZOLI Antonio
nasce il 2 giugno. 1899 a Coccolia (frazione di Ravenna) (https://www.anpi.it/donne-e-uomini/124/antonio-spazzoli). Partigiano combattente.
Terz’ultimo di una numerosa famiglia di sentimenti repubblicani che aveva dato notevole contributo di combattenti alla prima guerra mondiale, volontario egli stesso a 18 anni nel 68° reggimento fanteria, combatté al fronte come caporale con il IX reparto d’assalto dal 26 gennaio al 24 giugno 1918. Ferito gravemente sul Piave, fu collocato in congedo assoluto nel febbraio 1919. Ciò non gli impedì poco dopo, di partecipare all’impresa di Fiume con D’Annunzio. Ritornato alla vita civile e conseguito il diploma di perito agrario trovò impiego in aziende agrarie del luogo, dedicandosi anche al commercio. Dopo l’8 settembre 1943, fu tra i primi ad organizzare i gruppi partigiani Giovane Italia di ispirazione mazziniana facendo poi parte del battaglione Corbari con la qualifica gerarchica di comandante di compagnia. Il giorno prima della sua fucilazione, fu impiccato a Modigliana il fratello minore Arturo, della stessa formazione, cui venne conferita la M.A. al V.M. (Medaglia Argento al Valore Militare). Altro fratello fu volontario garibaldino nelle Argonne, durante la prima guerra mondiale.
Volontario della prima guerra mondiale, mutilato e pluridecorato al valor militare, fu nella guerra di liberazione organizzatore audace, sereno e cosciente e diede vita e diresse formazioni partigiane fedeli continuatrici delle più fulgide tradizioni. I più audaci colpi di mano, i più rischiosi atti di sabotaggio, le più strenue azioni di guerriglia lo ebbero primo fra i primi, di esempio a tutti per coraggio, valore e sublime sprezzo del pericolo. Arrestato una prima volta e riuscito ad evadere si arruolava in un battaglione partigiano continuando senza sosta nella sua attività che mai dette tregua all’avversario. Caduto ancora nelle mani del nemico durante l’espletamento di una missione rischiosa affidata al suo leggendario coraggio, subiva sevizie atroci e martirii inenarrabili senza nulla rivelare che potesse tradire la causa. A compimento della sua eroica esistenza tutta dedicata alla Patria, cadeva sotto i colpi degli sgherri nemici che barbaramente lo trucidarono. – Romagna, 8 settembre 1943 – Coccolia, 19 agosto 1944.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 526.