TAVERNARI Sergio

nasce il 4 maggio 1923 a Forlì (https://it.wikipedia.org/wiki/Sergio_Tavernari). Partigiano combattente.

Laureando in giurisprudenza nell’Università di Bologna, si arruolò volontario nel dicembre 1941 e nella coorte autonoma universitaria della M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale) frequentò i due periodi preliminari per il corso allievi ufficiali di complemento di fanteria. Alla dichiarazione dell’armistizio abbandonò gli studi e si dedicò alla lotta partigiana aggregandosi alla formazione Poet in Bologna, nella quale, col grado di tenente disimpegnò funzioni di collegamento con altre formazioni dell’Emilia. Riuscito poi a passare le linee, si portava a Pescara e di lì, con una barca noleggiata, raggiunse Bari dove si mise a disposizione del servizio informazioni del Comando alleato. Portatosi a Milano e sorpreso dalle SS. tedesche, mentre col capotelegrafista Piccinini, anche lui decorato di M.O. (Medaglia Oro), passava notizie con una trasmittente clandestina, incontrava eroica fine il 20 maggio 1944.

Animato da profondo amor patrio, traversava le linee e si metteva a disposizione del Servizio informazioni alleato. Sbarcato da un MAS (Motoscafo Armato Silurante) italiano sulla costa occupata dai tedeschi, con una radio, assieme ad altri patrioti, inviava preziose notizie militari. Sorpreso con un compagno mentre si apprestava a trasmettere alcune informazioni, rifiutava la resa e, barricatosi in una casa, accettava combattimento contro soverchianti forze di SS. tedesche. Dopo aver inflitto gravissime perdite agli avversari, esaurite tutte le munizioni, si portava sul tetto e al grido di Viva l’Italia! si lanciava nel vuoto immolando nell’eroico gesto la giovane vita. Monito ed esempio alla gioventù studiosa d’Italia. Orbetello Pescia Bologna Milano, gennaio-maggio 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 456.