VASSALLE Vera

nasce il 21 gennaio1920 a Viareggio. Partigiana combattente.

Diplomatasi nell’Istituto magistrale di Pisa ed abilitata all’insegnamento, era impiegata presso la Cassa di Risparmio di Lucca. Dopo l’8 settembre 1943, in seguito alla dichiarazione dell’armistizio, aderendo alla proposta del cognato Manfredo Bertini, decorato poi di M.O. al V.M. (Medaglia Oro al Valore Militare) alla memoria, di collaborare con gli anglo-americani, abbandonò impiego e famiglia. Raggiunta Montella dopo avventuroso viaggio attraverso le linee nemiche fu messa a disposizione dell’Office of Strategie Service (Ufficio Informazioni della 5^ Armata alleata) e incaricata di svolgere azione informativa e di collegamento con le formazioni partigiane in territorio occupato dai tedeschi. Dopo aver frequentato a Taranto un apposito corso di addestramento, il 18 gennaio 1944, munita di una radiotrasmittente, partiva da Bastia in Corsica con una motosilurante sbarcando qualche ora dopo nei pressi di Orbetello. Raggiunta Viareggio e presi contatti con esponenti del C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale) di Firenze, si prodigò in azioni di, sabotaggio e d’informazione, faci litando aviolanci di armi alle formazioni partigiane. Individuata il 2 luglio dai tedeschi la stazione trasmittente, riuscì col radiotelegrafista che l’accompagnava a sfuggire alla cattura. Si aggregò alla formazione partigiana Marcello Garosi ed ottenuta altra radio operò fino alla liberazione di Lucca, passando poi a Siena. Nominata insegnante elementare, muore a Cavi di Lavagna (Genova) nel novembre del 1985 (https://it.wikipedia.org/wiki/Vera_Vassalle).

Ventiquattrenne, di eccezionali doti di mente, d’animo e di carattere, all’atto dell’armistizio, incurante di ogni pericolo, attraversava le linee tedesche e si presentava ad un comando alleato per essere impiegata contro il nemico. Seguito un breve corso d’istruzione presso un ufficio informazioni alleato, volontariamente si faceva sbarcare da un Mas (Motoscafo armato silurante) italiano, in territorio occupato dai tedeschi. Con altro compagno B.T. (Bombardamento Terrestre) portava con se una radio e carte topografiche, organizzava e faceva funzionare un servizio di collegamento fra tutti i gruppi di patrioti dislocati nell’appennino toscano, trasmettendo più di 300 messaggi, dando con precisione importanti informazioni di carattere militare. La sua intelligenza e coraggiosa attività rendeva possibile sessantacinque lanci da aerei a patrioti. Sorpresa dalle SS. tedesche mentre trasmetteva messaggi radio riusciva a fuggire portando con sé codici e documenti segreti e riprendeva la coraggiosa azione clandestina. Pochi giorni prima dell’arrivo degli alleati passava nuovamente le linee tedesche portando preziose notizie sul nemico e sui campi minati. Animata da elevati sentimenti, dimostrava in ogni circostanza spiccato sprezzo del pericolo. Degna rappresentante delle nobili virtù delle donne italiane. – Italia occupata, settembre 1943 – luglio 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 508.