AVENANTI Giuseppe

nasce il 9 agosto 1898 a Arcevia (Ancona) (https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Avenanti). Tenente colonnello complemento, 10 reggimento alpini.

Diplomatosi ragioniere, e chiamato alle armi nel marzo 1917, a soli 19 anni partecipò alla prima guerra mondiale come sottotenente di complemento nel 93° reggimento fanteria prima, e nel 158°poi. Lasciato il fronte nel marzo 1918 per grave malattia, dopo lunghi periodi trascorsi in luoghi di cura e in licenza di convalescenza, nel giugno 1929 fu collocato in congedo assoluto col grado di tenente. Promosso capitano nel 1932 e maggiore per meriti eccezionali nel 1936, ricoprì anche importanti incarichi politici. Nell’ottobre 1941 venne richiamato a domanda. Destinato al 1° reggimento alpini mobilitato, e promosso tenente colonnello, prestò prima servizio al comando del reggimento e poi, dal giugno 1942, gli venne affidato il comando del battaglione Ceva. Un mese dopo partiva per il fronte russo.

Volontario di guerra, comandante di battaglione alpino, dava prova costante di indomito coraggio, di purissima fede, di elette virtù militari. Sempre primo in ogni più rischiosa impresa si spingeva, in una arditissima azione di pattuglia, entro le linee avversarie per rendersi conto della reale situazione in vista di prossime azioni. Durante un combattimento decisivo per le sorti della divisione contro preponderanti forze appoggiate da mezzi corazzati, trascinava il suo magnifico reparto in ripetuti e violentissimi assalti che si protraevano per oltre sei ore. Ferito una prima volta, dopo sommaria medicazione, raggiungeva il suo posto di comando, là dove più ferveva la lotta. Aggravatasi la minaccia nemica per l’intervento di altri carri armati si slanciava, alla testa di volontari, con eroismo degno delle più nobili tradizioni, tra la massiccia formazione scompaginandone il movimento. Nell’impari lotta cadeva mortalmente ferito. Rifiutando ogni soccorso incitava i suoi alpini a perdurare nello sforzo, chiudendo così nella visione del rinnovato attacco la sua vita tutta consacrata in ogni pensiero ed azione al dovere ed alla Patria. – Kopanki (Fronte russo), 20 gennaio 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 179.