CAIZZO Emilio

nasce a Castelmezzano (Potenza) il 15 aprile 1920 (https://issuu.com/rivista.militare1/docs/1991-l-arma-del-genio-testo-low/191). Geniere guastatore, 1° Raggruppamento speciale genio.

Appartenente a modesta famiglia di contadini, nel 1938 si arruolò volontario nel 3° reggimento carristi a Bologna in qualità di aspirante meccanico aggiustatore, ma ammalatosi poco dopo, venne prosciolto dalla ferma volontaria perché non idoneo fisicamente e congedato. Richiamato nel febbraio 1940 e destinato al 21° reggimento genio, raggiunse il reggimento a Bengasi. Assegnato alla 3^ compagnia trasmettitori, si ammalò nuovamente e rimpatriò. Ripreso servizio nel 12° reggimento genio, fu inviato a domanda al 2° corso guastatori presso la Scuola Centrale del Genio a Civitavecchia. Ultimato il corso ritornò, volontario, in A.S. (Africa Settentrionale) dove venne assegnato alla 3^ compagnia del XXXII battaglione guastatori.

Volontario guastatore, sebbene a riposo per ferita riportata in precedente azione, chiedeva ed otteneva di partecipare, quale portacarica, all’attacco di munita ridotta nemica. Oltrepassato con un compagno il varco di un reticolato, sotto intenso fuoco, sebbene colpito da scheggia di granata, riusciva a portarsi sotto l’opera fortificata e a provocare lo scoppio della carica, distruggendo due mitragliatrici nemiche. Colpito una seconda volta più gravemente e già allo stremo delle forze, visto cadere un compagno, con epico gesto gli strappava dalle mani la carica già accesa e la portava sulla piazzola nemica, ove, in supremo olocausto, immolava la giovane vita per la Patria. Tobruk (A.S.) 15-16 maggio 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 675.