D’AVANZO Lorenzo
nasce nel 1890 a Roseto Valfortore (Foggia). Colonnello s.p.e. (servizio permanente effettivo) fanteria (carristi), 2° raggruppamento, 1^ Divisione libica.
Arruolatosi volontario il 1° febbraio 1909 ed ammesso al corso allievi ufficiali di complemento presso l’81° reggimento fanteria, veniva promosso sottenente nel gennaio 1910. Assegnato al 51° reggimento, era collocato in congedo nel luglio 1911. Nel novembre dello stesso anno passato effettivo, in seguito a concorso, e destinato all’82°, partiva per la Tripolitania rimanendovi fino al novembre 1913. Rimpatriato per frequentare il corso di applicazione a Parma veniva promosso tenente nel novembre 1914. Nei primi mesi della prima guerra mondiale si distingueva al comando di una sezione mitragliatrici riportando anche una ferita in combattimento. Promosso capitano nel novembre dello stesso anno e frequentati i corsi per il servizio di Stato Maggiore veniva chiamato a prestare successivamente servizio presso la 30^ Divisione nel marzo 1916, al I gruppo alpini nell’aprile, alla 69^ Divisione, ove conseguiva la promozione a maggiore nel luglio 1916 ed infine alla 58^ Divisione nel settembre 1917. Concluso il primo conflitto mondiale, dalla Divisione Militare di Roma passava a quella di Chieti e, promosso tenente colonnello nel 1927, era di nuovo a Roma al Comando del Corpo d’Armata fino alla vigilia della promozione a colonnello quando, nel giugno 1935, assumeva il comando del 4° reggimento carrista in formazione. Pur ricoprendo altri importanti incarichi durante la guerra di Spagna ed eseguite missioni presso Comandi militari germanici, dedicò al nuovo reggimento ogni sua cura e meritò un encomio dal Ministro della Guerra. Nel gennaio 1939, trasferito in Cirenaica, assumeva prima il comando della base di Derna e poi quello della fanteria della Libia Orientale. All’inizio della seconda guerra mondiale aveva il comando del 2° raggruppamento della 1^ Divisione libica.
Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento (ottobre 1915); M.B. (Medaglia Bronzo) (Col di Lana, ottobre 1915).
Comandante di una colonna celere opponeva ostinata ed eroica resistenza ad un violento attacco di formazioni corazzate pesanti, improvvisando sotto il fuoco avversario uno schieramento difensivo di fanti e di artiglieri e passando decisamente al contrattacco con gli ultimi carri leggeri di cui disponeva. Soverchiato dalle preponderanti forze avversarie, che avevano accerchiato da ogni parte la posizione travolgendo i pochi ed ormai inefficienti pezzi di artiglieria, solo con un pugno di uomini, anziché desistere da una lotta impari e senza speranza, con ferrea risoluzione preferiva continuare a combattere, opponendo al nemico incalzante la eroica audacia del suo cuore intrepido, finché cadeva sul campo immolando gloriosamente la vita per la grandezza della Patria. Fulgido eroe, continuatore degno e glorioso della romana virtù del Fante d’Italia. – Gabz – Gdeif- Ghirba, 16 giugno 1940.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 391.