DI CASTRI Giovanni

nasce a Lecce il 4 dicembre 1910 (Wikipedia). Capitano s.p.e. (servizio permanente effettivo), 20° raggruppamento artiglieria di C. d’A. (Corpo d’Armata).

Dal Collegio Militare della Nunziatella passò, nel 1929, all’Accademia di artiglieria e genio a Torino dove conseguì, nel settembre 1932, le spalline di sottotenente d’artiglieria. Frequentata la Scuola di applicazione, fu destinato, col grado di tenente al 4° reggimento artiglieria da campagna assegnato alla 2^ batteria obici da 100/17 come subalterno. Nel 1936 assunse il comando della 10^ batteria da 75/13 someggiata e quindi della batteria d’accompagnamento da 65/17 del 26° reggimento fanteria. Tre anni dopo, il 26 settembre 1939, partiva per la Libia col 20° artiglieria di C.A. Nella seconda guerra mondiale gli venne affidato il comando della 2^ batteria da 75/27 c.a. (contraerea). Nel settembre 1940 fu promosso capitano.

Comandante di una batteria contraerei autocampale, poco adatta al movimento ed alle azioni in terreno desertico, in tutto il ciclo operativo che portò le nostre truppe dal confine egiziano a Sidi El Barrani ed oltre, compì a protezione del cielo della 2^ Divisione Libica, alla cui dipendenza operò, brillanti azioni, nelle quali rifulsero il coraggio, l’abnegazione, lo sprezzo del pericolo, nonché le sue belle doti d’organizzatore ed animatore. Durante una violenta offensiva avversaria, sferrata con notevoli mezzi corazzati e fanterie autocarrate, scrisse col suo reparto una pagina gloriosa. Soverchiata buona parte delle fanterie, allorché tutte le altre batterie tacevano per esaurimento delle munizioni, il suo reparto continuava a far fuoco, seminando lo smarrimento e lo sbandamento fra le colonne nemiche dilaganti verso il centro dello schieramento. La sua azione personale primeggia in quei momenti di lotta accanita. Da solo fuga una camionetta avversaria che osa avvicinarsi ai pezzi, si sostituisce poco dopo ad un puntatore di un pezzo, caduto, alimenta l’azione tenace controcarro, che raggiunge fasi veramente impressionanti, la protrae con indomito valore fino a che viene sommerso dalla schiacciante superiorità nemica. Magnifica figura di comandante votato al sacrificio. Fronte Cirenaico – Egiziano, 13 settembre -11 dicembre 1940.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 498.