LEONI Berardino

nasce a Cittaducale (Rieti) il 1° luglio 1919 (Wikipedia). Bersagliere, 6° reggimento bersaglieri.

Appartenente a modesta famiglia di agricoltori, fu chiamato per il servizio di leva nel gennaio 1941. Destinato prima al 2° reggimento bersaglieri in Roma, nel giugno 1942 fu trasferito al 3° bersaglieri mobilitato per essere destinato all’8^ Armata italiana in Russia. Giunto sul fronte russo, passò, nel luglio successivo, al XIII battaglione del 6° reggimento bersaglieri della Divisione celere.

Porta arma tiratore, durante un aspro combattimento, caduto il proprio caposquadra, di sua iniziativa, ceduta l’arma ad un altro tiratore, assumeva il comando dei superstiti rivelando doti di carattere e di capacità non comuni. Pronunziatosi un secondo e più violento attacco di preponderanti forze nemichè, sereno, sprezzante del pericolo, incitava i compagni alla resistenza. Caduto il tiratore, portava l’arma sul ciglio della postazione per meglio colpire, la manovrava con rara abilità, falciando gli assalitori. Esaurite le munizioni, pressato da vicino da ondata avversaria sempre rinnovantesi avendo quasi tutti i compagni morti o feriti, all’impiedi sulla contesa trincea scagliava tutte le sue bombe a mano. Ferito, sanguinante in più parti del corpo ed esaurite anche le bombe, si proiettava contro il nemico al grido di Savoia lanciando pietre. Immolava, sublime olocausto, la sua animosa e fiera giovinezza in un supremo anelito di vittoria. – Fronte russo Bobrowskij, 3 agosto 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 60.