PIOMARTA Livio

piomarta-livio074nasce il 29 marzo 1908 a La Spezia (https://it.wikipedia.org/wiki/Livio_Piomarta_(militare). Capitano di corvetta s.p.e. M.M. (servizio permanente effettivo Marina Militare).

Allievo dell’Accademia Navale di Livorno dal novembre 1922 conseguì la nomina a guardiamarina nel 1928. Promosso sottotenente di vascello nel 1929, fu comandato nello stesso anno al distaccamento marina di Pechino in Estremo Oriente. Rientrato in Patria, frequentò il corso armi e tiro all’Accademia Navale ed ottenuto il certificato di idoneità fu direttore di tiro su varie unità. Tenente di vascello nel 1932, dal 1933 ricoprì la carica di aiutante di bandiera del Comandante in capo della la Squadra, e nel 1934 ritornò all’Accademia per frequentarvi il corso superiore. L’entrata in guerra dell’Italia lo trovò a Massaua capitano di corvetta comandante del Sm. (Sommergibile) Galileo Ferraris. Nel settembre 1941 assumeva il comando del Sm. oceanico Guglielmo Marconi nella base atlantica di Bordeaux.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia d’Argento) (Mar Rosso, agosto-novembre 1940); M.A. (Mar Rosso, marzo-maggio 1941); M.B. (Medaglia di Bronzo) (Mar Rosso, giugno 1940-giugno 1941).

Comandante di sommergibile dislocato in mari lontani affrontava in condizioni particolarmente sfavorevoli l’agguerrito avversario, riportando brillanti successi. Essendo prossima l’evacuazione della Colonia, minacciata da soverchianti forze avanzanti, con fredda determinazione ed audacia pari all’arduo compito forzava con l’unità al suo comando lo stretto di Perim e, dopo fortunosa navigazione attraverso due oceani, riparava in base navale alleata. Assumeva subito dopo volontariamente, in sostituzione di ufficiale superiore sbarcato per motivi di salute, il comando di unità similare destinata ad ardua missione di intercettazione, in Atlantico, di importante convoglio fortemente scortato da forze navali ed aeree. Dopo lungo e tenace inseguimento, preso contatto con l’avversario, lo attaccava con audace azione e serena noncuranza del pericolo infliggendogli dure perdite. Dava così nuova prova delle sue elevate virtù militari e professionali. Sottoposto successivamente a violenta caccia scompariva in mare con la nave e con i suoi uomini che avevano tutto osato nell’adempimento del più alto dovere verso la Patria. Fulgido esempio di indomito valore e di altissime virtù di comandante. Oceano Atlantico, 26 – 31 ottobre 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 733.