PRINI Giuliano

prini-giuliano073nasce il 25 gennaio 1910 a Roma (https://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/storia/la-nostra-storia/medaglie/Pagine/PriniGiuliano.aspx). Tenente di vascello s.p.e. M.M. (servizio permananete effettivo Marina Militare).

Figlio di valente scultore, membro dell’Accademia  di S. Luca, compiuti gli studi classici e ammesso all’Accademia Navale di Livorno, fu nominato guardiamarina nell’ottobre 1931. Promosso tenente di vascello nell’ottobre 1936, partecipò alle operazioni di guerra svoltesi prima in A.O. (Africa Orientale) e poi in Spagna, imbarcato su navi di superficie. Entrata l’Italia in guerra, fu trasferito a domanda al Comando Marina di La Spezia per l’allestimento del Sm. (Sommergibile) Baracca, di cui divenne ufficiale in seconda e direttore del tiro. Frequentato infine un corso di specializzazione presso la Scuola Sm. di Pola, venne destinato, nel marzo 1941, alla base atlantica di Bordeaux dove gli affidarono il comando del Sm. Malaspina.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia di Bronzo) (Oceano Atlantico, luglio 1941); M.B. (Oceano Atlantico, luglio 1940-agosto 1941); Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Oceano Atlantico, settembre-ottobre 1940); Cr.g. al V.M. (Oceano Atlantico, ottobre-novembre 1940).

Giovane comandante di sommergibile, sollecitava per se stesso, fin dall’inizio della guerra, i posti più rischiosi. Portava la propria unità sei volte alla vittoria, affondando oltre 43.000 tonnellate di piroscafi armati nemici, nel corso di tre lunghe estenuanti missioni di guerra in Atlantico. Le sue doti di entusiasmo, di spirito combattivo, di perizia nautica gli consacrarono la fama di comandante di eccezionali virtù, uso sempre a perseguire il bersaglio più difficile e ad affrontare le più audaci e pericolose imprese con la fede, la serenità, la calma degli eroi. Durante l’ultima asperrima missione attaccava un grosso convoglio fortemente scortato. Superando lo sbarramento costituito dalla violenta reazione delle navi armate, penetrava nel folto della formazione affondando due unità ed incendiandone una terza. Nell’impeto indomito dell’ azione, fedele alla tradizione di attaccare a qualunque costo, scompariva con il sommergibile al suo comando in un alone di gloria, consacrando con l’estremo sacrificio tutta una attività dedicata soltanto alla Patria ed alla Marina. Atlantico, settembre 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 729.