ROSSI Domenico

nasce nel 1916 a Macerata. Tenente complemento, II battaglione misto genio, divisione alpina Tridentina.

Laureando in ingegneria nei Politecnico di Milano, fu chiamato alle armi nel 1938 e dopo aver frequentata la Scuola allievi ufficiali della specialità artieri a Pavia ottenne nel dico la nomina a sottotenente. Prestò poi servizio nella 31^ compagnia artieri della Divisione Acqui fino al 1939. Richiamato nel maggio 1940, passò alla 122^ compagnia artieri del II battaglione misto della Divisione alpina Tridentina. Partecipò alle operazioni di guerra sulla frontiera alpina occidentale e nel novembre dello stesso anno partì per l’Albania dove combatté sul fronte greco, fino al maggio 1941. Avvicendato presso il comando di stazione di Bolzano, come seppe che la sua compagnia, la 122^, era in approntamento per la Russia, chiese ed ottenne di rientrare fra i suoi genieri. Promosso tenente nel giugno 1942, un mese dopo partiva per il fronte russo.

Altre decorazioni: Cr. di g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) sul campo (Fronte russo, settembre 1942).

Combattente del fronte alpino occidentale e d’Albania, già avvicendato, chiedeva con insistenza ed otteneva di essere nuovamente assegnato al proprio reparto, che sapeva in partenza per il fronte russo. In oltre sette mesi di aspra lotta, primo tra i primi, si prodigava instancabilmente negli incessanti lavori di rafforzamento a diretto contatto con il nemico, distinguendosi nell’insidioso lavoro sui campi minati ed in arditi colpi di mano, rinunziando a lunga licenza per esami pur di rimanere in linea con i propri genieri alpini. In fase di ripiegamento, alla testa dei suoi uomini già stremati da aspri cruenti combattimenti precedenti, si lanciava arditamente all’attacco di munitissimo caposaldo nemico che ancora sbarrava la via alla G.U. (Grande Unità), contribuendo alla distruzione di tre pezzi di una batteria anticarro. Già ferito alla testa e ad un braccio, nel supremo tentativo di eliminare il quarto pezzo, che con fuoco micidiale ostacolava i movimenti del reparto e consentiva al nemico di riunirsi per il contrattacco, cadeva fulminato da un proietto anticarro. Sublime esempio di completa dedizione, di nobile spirito di sacrificio, di animo combattivo degno delle più alte tradizioni della stirpe. Fronte russo, 20 luglio 194226 gennaio 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 207.