SERENA Silvio
nasce nel 1898 a Carbonera (Treviso). Maggiore complemento, 55° reggimento fanteria.
Conseguito a Treviso il diploma di ragioniere, fu chiamato alle armi per mobilitazione nel 1917. Partecipò alla prima guerra mondiale raggiungendo il grado di tenente di complemento nel 13° reggimento fanteria e fu collocato in congedo nel 1920. Ritornato alla vita civile, si dedicò alla professione esercitando la sua attività presso ditte commerciali ed industriali di Treviso. Richiamato nel settembre 1939 col grado di capitano e destinato al 55° reggimento fanteria della Divisione Marche, assumeva il comando della 3^ compagnia del I battaglione alla testa della quale prese poi parte dall’aprile del 1941, alle operazioni svoltesi sul fronte albanese-jugoslavo. Si distinse in seguito nella guerriglia contro formazioni ribelli in Balcania ed in particolar modo nel fatto d’arme di Panik nel gennaio 1942. Dopo la sua morte venne promosso maggiore con anzianità 1° gennaio 1942.
Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Balcania, gennaio 1942).
Comandante di una compagnia fucilieri, sotto violente raffiche di tiro nemico, noncurante del grave pericolo, animosamente si slanciava di iniziativa alla testa dei propri fanti trascinandoli con l’esempio all’assalto di centri di fuoco nemici che ostacolavano seriamente il movimento del suo battaglione. In un ultimo contrassalto all’arma bianca, rimasto senza munizioni, veniva, dopo strenua resistenza, catturato. Invitato da un capo nemico a consegnare il proprio moschetto, ripetutamente si rifiutava di farlo e, sfidando sicura morte, persisteva nel fiero contegno pronunciando parole di sdegno ed esaltando la Patria per la quale era lieto di morire. Fucilato sul posto dal nemico inferocito cadeva al grido di Viva l’Italia. Sublime esempio di amor patrio e di militare fierezza. – Kljuni (Croazia), 20 marzo 1943.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 230.