TRUCCHI Vittorio

nasce nel 1896 a Forlì. Capitano complemento, 6° reggimento bersaglieri.

Arruolatosi nel 1915, partecipò alla prima guerra mondiale come semplice bersagliere e poi come sottotenente di complemento nel 9° bersaglieri rimanendo ferito sull’Ortigara, nel giugno 1917. Promosso tenente e nominato aiutante maggiore di battaglione, si segnalò ancora, con questo incarico, nei Balcani nell’autunno dello stesso anno. Congedato nel 1920, venne assunto dall’Amministrazione delle Poste e Telegrafi. Promosso capitano nel 1935, e lasciata la reggenza dell’ufficio postale di Forlì, fu richiamato nel gennaio 1941 e destinato al 6° bersaglieri. Al comando della 1^ compagnia del VI battaglione, prese parte prima alle operazioni di guerra svoltesi alla frontiera jugoslava e, dal 22 gennaio 1942, a quelle svoltesi al fronte russo. Dopo la sua morte fu promosso maggiore con anzianità 22 ottobre 1941.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia Bronzo) (Pleca, Hesliak – Montenegro, ottobre 1917); Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Fronte jugoslavo, settembre 1941).

Ufficiale valoroso ed entusiasta, comandante di una compagnia di bersaglieri schierata a difesa di un importante caposaldo che egli aveva con appassionato fervore munito di considerevoli opere, attaccato da preponderanti forze avversarie si portava nei punti più minacciati, incitando con la parola e con l’esempio i suoi uomini alla resistenza. Accortosi che elementi nemici erano riusciti ad infiltrarsi nelle posizioni dove i suoi bersaglieri erano stati uccisi sulle loro armi piuttosto che cedere, con un pugno di uomini si lanciava al contrassalto per ricacciare l’avversario incalzante ed imbaldanzito del successo iniziale. Primo fra i primi sosteneva coraggiosamente l’impari lotta e ritto su gli spalti della trincea, lanciava tutte le sue bombe a mano sulle orde nemiche. Ferito gravemente persisteva nella disperata difesa e con supremo sforzo continuava il lancio di bombe da lui stesso richieste e sottratte ai pochi superstiti, finché colpito a morte cadeva oltre quella trincea tanto contesa. Le sue ultime parole furono di fede nei destini della Patria e di incitamento alla resistenza. Fronte russo (quota 331,7), 27 giugno 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 42.