VESCOVO Sergio
nasce nel 1921 a Gorizia. Soldato, 37° reggimento fanteria.
Studente a Gorizia in quell’Istituto magistrale, chiese di partecipare alla guerra di Spagna, ma non venne esaudito per la giovane età. Chiamato di leva nel gennaio 1940, e lasciato in congedo illimitato, alla dichiarazione di guerra, ottenne di far parte di una formazione militare e combattendo sul fronte occidentale riportava una ferita ad una gamba. Chiamato alle armi nel maggio 1942 ed assegnato per inidoneità fisica al deposito del 37° fanteria Ravenna in Alessandria, riusciva a partire un mese dopo per la Russia col reggimento mobilitato.
Orfano di guerra destinato ad un reparto non mobilitato chiedeva ed otteneva di seguire il reggimento in zona di operazioni dove partecipava volontariamente e con onore ad ogni più rischiosa impresa. Di vedetta avanzata, scorti nuclei nemici che tentavano avvicinarsi di sorpresa alle nostre posizioni, li affrontava con estrema decisione. Benché ferito gravemente da una bomba a mano che gli frantumava un braccio, caduto il comandante della squadra, guidava i compagni al contrassalto. Ferito una seconda volta ad un occhio, non desisteva dalla lotta nella quale già il nemico dava segni di stanchezza. Ferito una terza volta da raffica di arma automatica, trovava ancora la forza di trascinarsi contro l’avversario ormai in fuga e di incitare i compagni e non dargli tregua. Morente, si diceva orgoglioso del dovere compiuto. Fulgido esempio di valore e di elevate virtù militari. – Ssolonzy – Fiume Don (Fronte russo), 19 ottobre 1942.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 96.