VIDOLETTI Angelo

nasce l’11 marzo 1920 a Varese (https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Vidoletti). Sottotenente complemento, 3° reggimento bersaglieri.

Studente nell’Università Cattolica di Milano, fu ammesso al corso applicativo nella Scuola di Pola nel luglio 1940 e il 30 dicembre dello stesso anno venne nominato sottotenente nel 3° reggimento bersaglieri. Raggiunto il reggimento mobilitato, partecipò dal 6 aprile 1941 alle operazioni di guerra svoltesi contro la Jugoslavia e rimpatriato in luglio, partì, pochi giorni dopo, per la Russia e col XVIII battaglione prese parte alle operazioni sul Dnieper, sul Bug e sul Donetz.

Per due volte rifiutava recisamente di essere rimpatriato per rimanere al comando del plotone, da lui forgiato in granitico blocco e guidato con perizia ed ardimento in tutti i fatti d’arme sostenuti in un lungo ciclo operativo del suo battaglione. Durante una giornata di aspro combattimento, noncurante del violento fuoco di armi automatiche e di mortai nemici, animava del suo stesso entusiasmo i dipendenti, portandosi dove più incombeva la minaccia. Ferito una prima volta alla gola persisteva nell’azione. Colpito nuovamente al petto da una raffica di mitragliatrice, rifiutava il trasporto al posto di medicazione e continuava ad incitare i superstiti alla resistenza. Rimasto sul campo per le gravi ferite riportate e catturato dal nemico, di fronte ad un commissario sovietico che cercava di individuare l’ufficiale, declinava fieramente la sua qualità. Minacciato con la rivoltella abbassava con disprezzo la mano armata del commissario, scopriva il petto, mostrava le ferite e si dichiarava pronto a seguirlo; ma dopo pochi passi compiuti con supremo sforzo, veniva barbaramente trucidato dal vile avversario. Fulgido esempio di eroismo e di salde virtù di italiano. Iwanowskij (Fronte russo), 25 dicembre 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 777.