ZILIOTTO Angelo

nasce il 6 ottobre 1914 a Paderno del Grappa (Treviso) (https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Ziliotto). Soldato 9° reggimento alpini.

Appartenente a modesta famiglia di proprietari agricoli, fu chiamato per il servizio di leva nel maggio 1937, assegnato al 7° reggimento alpini, battaglione Belluno. Congedato nell’agosto 1938, nel settembre 1939, fu richiamato nel 7° alpini col quale nel giugno 1940 partecipò alle operazioni di guerra svoltesi sul fronte occidentale. Nel dicembre del 1941 partiva per l’Albania. Rientrato in Italia nell’aprile 1942 fu trasferito al 9° reggimento alpini e con la 264^ compagnia del battaglione Val Cismon partì nel luglio dello stesso anno per il fronte russo. Dopo aver partecipato ai combattimenti sul Don ed a quelli svoltisi durante il ripiegamento del gennaio 1943 rientrò in Italia nel maggio successivo. Tre mesi dopo ritornò nella penisola balcanica in Montenegro, dove si trovava alla dichiarazione dell’armistizio. Rientrato in Italia nel dicembre 1943 fu ammesso a frequentare il corso per allievi guardie forestali alla Scuola di Oderzo dal luglio al settembre 1944. Prestò successivamente servizio a Grumello del Monte, Susegana, Spresiano e Cansiglio. Nel 1949 frequentò a Cittaducale il corso allievi sottufficiali e promosso vicebrigadiere comandò la stazione di Bassano del Grappa. Con la promozione a brigadiere, nel 1958, passò alla stazione di Crespano del Grappa. Nel 1963 fu promosso maresciallo. Muore a Crespano del Grappa (TV) nel dicembre 1969 (https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Ziliotto).

Fiero alpino portaordini emerge in ogni fronte sempre eroico e generoso. In Russia, in rischiosa azione, sopravanzando, malgrado ordini di prudenza, un nostro carro armato, si lancia unico superstite contro munita posizione e malgrado forte reazione nemica e ferite multiple, ne ha ragione e cattura armi e materiale. In altra occasione, con l’ascendente del noto valore, mantiene tratto di linea privo di superiori caduti e guida poi i superstiti in intelligente ripiegamento più volte ordinato. Nella steppa gelata si priva generosamente di indumenti e viveri per soccorrere un superiore caduto e minacciato di cattura. Sdegnoso di turni ed anzianità si offre sempre e reclama per sè le azioni più audaci e pericolose. Magnifico campione di nostra razza montanara. Selenj-lar Novo Gussevizza (Fronte russo), 27 dicembre 1942 – 10 febbraio 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 221.