AONZO Giuseppe
di Enrico e di Rosa Bosio, nacque a Savona il 24 maggio 1887 ed ivi morì il 2 gennaio 1954.
Conseguì a Savona il diploma di capitano di lungo corso e nel 1907 si arruolò volontario nella Marina Militare come allievo timoniere. Congedato l’anno dopo col grado di sottocapo timoniere, fu assunto a Genova dalla Società marittima La Columbia per il trasporto di carburanti e derivati, imbarcando come 1° ufficiale sulla nave cisterna Bayonne. Richiamato in servizio nell’agosto 1914 e trattenuto alle armi per mobilitazione, fu, dalla dichiarazione di guerra all’Austria, sempre in zona di operazioni, imbarcato prima sulla nave Sicilia col grado di capo timoniere di 2^ classe, poi sul dragamine Panaria ed infine, dall’aprile 1916, nella flottiglia M.A.S. dell’Alto Adriatico, dove alla fine dell’anno fu promosso guardiamarina di complemento. Educato alla scuola forte ed ardita del suo capo squadriglia, capitano di corvetta Luigi Rizzo, eseguì periodiche incursioni ed agguati nelle acque delle isole dalmate. Al comando del Mas 21, unitamente al Mas 15 comandato da Luigi Rizzo, prese parte all’azione di sorpresa nelle acque di Premuda contro una formazione navale austriaca, composta di due navi da battaglia scortate da sette torpediniere, che salpata dalla base di Pola si dirigeva verso le coste della Dalmazia. L’audace e fortunato attacco si svolse alle prime incerte luci dell’alba del 10 giugno, e mentre il Mas 15 con due siluri colpì la S. Stefano, affondandola, il comandante Aonzo lanciò i siluri contro l’altra corazzata, la Tegetthoff: il primo siluro si sganciò irregolarmente dalla tenaglia e fallì il bersaglio, il secondo lo raggiunse, ma non esplose. La nomina a sottotenente di vascello in servizio effettivo per merito di guerra e la medaglia d’oro al valore militare conferìtagli con moto proprio sovrano del 19 giugno 1918, premiarono il coraggio e l’audacia del valoroso ufficiale. Dice la motivazione:
Comandante di piccola silurante in perlustrazione nelle acque di Dalmazia, assecondava con pronta intelligenza, immediata decisione e mirabile ardimento il comandante della sua sezione nel portare a fondo l’attacco contro una poderosa forza navale nemica. Superata la linea fortissima delle scorte, procedeva risolutamente all’attacco di una delle corazzate e, con animo gagliardo, straordinaria abilità e fortunata audacia, lo portava a compimento esplicando così le più belle doti di perizia militare e marinaresca. – Costa Dalmata, notte sul 1O giugno 1918.
Dispensato, a domanda, dal servizio attivo nel 1919, riprese servizio presso la Società marittima La Columbia e per molti anni navigò al comando di piroscafi cisterna, svolgendo da ultimo incarichi ispettivi. Promosso tenente di vascello di complemento nel 1926 e capitano di fregata nel 1935, l’anno dopo ottenne per meriti eccezionali la promozione a capitano di vascello. Dall’ottobre 1935 al febbraio 1936 fu ispettore delle formazioni pre e post-militari marittime di Savona.
G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare 1918, (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968, p. 56.