BUCCARELLA Carlo

BUCCARELLA CARLO097di Francesco e di Antonietta Grasso, nacque a Salonicco, in Grecia il 7 giugno 1896 e morì in combattimento a Cave di Selz presso Monfalcone il 2 luglio 1916.
Nato da famiglia pugliese emigrata in Grecia per lavoro, si trasferì giovanetto col padre, imprenditore edile, a Smirne ove compì gli studi, diplomandosi in ragioneria in quella scuola italiana tecnico-commerciale. Alla dichiarazione di guerra all’Austria accorse al richiamo della Patria e giunto in Italia, nel novembre 1915 ottenne di essere ammesso al corso per allievi ufficiali di complemento nella Scuola Militare di Modena. Nominato aspirante nel marzo 1916 venne assegnato al 132° reggimento fanteria della brigata Lazio che, fin dall’inizio della guerra, era schierata nel settore della testa di ponte di Gorizia. Raggiunto il reggimento in linea ed assegnato alla 6^ compagnia, partecipò alle operazioni di sorpresa nelle posizioni del Monte S. Michele. Il 12 maggio, alla testa del suo plotone, prese parte valorosamente alla conquista di un importante tratto di linea per cui meritò un encomio solenne. Promosso sottotenente, fu inviato alla fine di giugno, sulle tormentate posizioni alle Cave di Selz, ove il nemico aveva costruito delle trincee fortemente difese, che impedivano ai nostri reparti di progredire e che pertanto bisognava conquistare. Nell’attacco del 29 giugno agli apprestamenti difensivi a sbarramento di un valloncello verso il San Michele, alla testa del suo plotone giunse primo nella trincea avversaria catturandone il presidio.
Il 1° luglio, durante un violento contrattacco nemico mentre, in piedi sulla trincea, dirigeva impassibile il fuoco dei suoi soldati venne mortalmente ferito nella strenua difesa della posizione valorosamente occupata due giorni prima. Pur consapevole della gravità della ferita, non ristette dall’animare alla lotta i suoi uomini e spirava col nome della Patria sulle labbra. Premio a tanto ardimento fu la concessione della medaglia d’oro al v. m. concessagli con r. d. dell’8 gennaio 1922 e la seguente motivazione:

Volontario di guerra, di fronte al nemico dimostrò sempre sereno coraggio, cosciente spirito di abnegazione, fiducia in sé e nei propri uomini. Alla testa del suo reparto, animandolo con le parole e con l’esempio, si portò alla conquista di una trincea avversaria, ove giunse per primo, facendone prigionieri i difensori. Continuò la sua opera con fede e coraggio mirabili, respingendo parecchi furiosi attacchi nemici. Ferito gravemente, manteneva fermo contegno incurante del dolore che lo straziava e fiero del dovere compiuto. Moriva in seguito alla ferita riportata, non senza prima avere esortati i suoi soldati alla lotta, gridando: Coraggio! Viva l’Italia!. Fulgido esempio di eroismo e di alte virtù militari. – Cave di Selz, 29 giugno – 1° luglio 1916.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1915 al 1916,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968, p. 222.