CARABELLI Rodolfo

RODOLFO CARABELLI106di Giovanni e di Angela Dupuis, nacque a Milano il 2 febbraio 1899 ed ivi morì il 14 ottobre 1936.
Compiuti gli studi medi a Milano, fu chiamato alle armi, diciottenne appena, nel febbraio 1917 ed assegnato al deposito del 50° reggimento fanteria per istruzione vi fu promosso caporale nel luglio successivo. Inviato alla Scuola mitraglieri a Brescia ed ottenuta la nomina ad aspirante ufficiale, alla fine di novembre, raggiunse al fronte, sul Grappa, la 1518^ compagnia mitraglieri  Fiat, che schierata sul Col della Berretta, era allora alle dipendenze del III battaglione del 5° reggimento della brigata Aosta. Il giovanissimo ufficiale, al comando della 2^ sezione della compagnia, diede subito prove del suo ardimento e dello sprezzo del pericolo nel combattimento del 6 dicembre 1917, quando, sottoposto al tiro preciso e concentrato di numerose batterie nemiche, postate sulle conquistate Melette, nonché da raffiche di mitragliatrici e lancio di bombe da Col Bonato, si difese con grande valore, nonostante le gravi perdite di uomini subite. Ferito al polmone destro nel momento più critico della battaglia, volle rimanere, impavido, al suo posto di combattimento, incitando alla resistenza i pochi superstiti della sezione; nuovamente ferito ebbe il corpo straziato da numerose schegge di una granata scoppiatagli vicino. Con r. d. del 2 giugno 1921, gli fu concessa la medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione:

Diciottenne, per la prima volta al fuoco, ferito gravemente al polmone destro, non lasciava il comando della propria sezione e nemmeno ne informava i propri superiori pel desiderio di rimanere in un momento critico dell’azione al posto d’onore fra i suoi mitraglieri sottoposti a violento bombardamento nemico. Più tardi, per lo scoppio di una granata, che lo investiva quasi in pieno, riportava 26 ferite. Accettava solo allora di essere allontanato dalla posizione, dimostrando di possedere un cuore da veterano, ché quasi in fin di vita, si sforzava ancora di fumare una sigaretta per non impressionare col suo stato lacrimevole le truppe di rincalzo. Sublime esempio di stoicismo e di elettissime virtù militari. – Col della Berretta (Monte Grappa), 6 dicembre 1917.

Miracolosamente salvo dopo lungo periodo di degenza in luoghi di cura e promosso, frattanto, sottotenente e tenente, passò, nel gennaio 1922 in servizio effettivo nel 49° reggimento fanteria. Nel 1923, trasferito al 68° reggimento e nominato ufficiale a disposizione del comandante del Corpo d’Armata di Milano, fu, poi, nel gennaio 1925, a domanda, dispensato dal servizio permanente e passato nei ruoli di complemento. Nella vita civile svolse incarichi di carattere amministrativo come commissario e podestà del comune di Meina, per circa tre anni; quindi fu nominato agente di cambio della Borsa valori di Milano. Iscritto nel ruolo speciale come mutilato di guerra, fu promosso capitano nel gennaio 1932.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1917,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 226.