GANDOLFO Lorenzo

MOVM CONCESSE PER ATTI DI VALORE COMPIUTI DAL 1916 AL 1929 ANCHE FUORI DAL TERRITORIO NAZIONALE

GANDOLFO LORENZO113di Enrico e di Emilia Quajotto, nacque a Mantova il 13 gennaio 1878 e morì il 3 luglio 1916 alla Spezia in seguito a scoppio di esplosivi.
Dal Ginnasio di Mantova, entrò, nel novembre 1891, all’Accademia Navale di Livorno e a 19 anni, nel 1897, conseguì le spalline di guardiamarina imbarcando sulla nave Italia. Promosso sottotenente di vascello due anni dopo, compì la campagna oceanica sulle navi Etna e Marco Polo. Passato sulla nave Piemonte, fu inviato in Cina dove fu per un anno addetto alla nostra Legazione a Pechino.
Rimpatriato e promosso tenente di vascello, per la sua competenza di armi subacquee e di materiale elettrico prestò servizio prima alla Direzione di Artiglieria dell’Arsenale di Venezia ed alla vigilia della guerra all’Austria passò alla Sottosezione Munizionamento della Spezia, dove nel giugno 1916 fu promosso capitano di corvetta. Nel pomeriggio del 3 luglio, avvertito che al pontile della Marina, attiguo allo Stabilimento Pirelli, in uno dei carri ferroviari sui quali veniva caricato da un drappello di artiglieri materiale esplosivo vario destinato all’Esercito, si era sviluppato un principio d’incendio caratterizzato dallo scoppiettio di razzi, si portò immediatamente sul posto. Intuita dallo svilupparsi dell’incendio la gravità del pericolo di esplosioni, non essendovi sul posto mezzi idonei per provvedere all’isolamento dell’incendio, dopo aver dato le opportune disposizioni per fare affluire i mezzi necessari, si prodigò con i marinai, gli artificieri ed i militari radunati per rendere meno grave il disastro. Riuscito ad allontanare una locomotiva con cinque carri carichi di esplosivo, mentre tentava di lanciare in mare gli altri vagoni già attaccati dalle fiamme, venne travolto da una tremenda esplosione. Dei centocinquanta uomini che con lui scomparvero nel fragore degli scoppi, solo pochi poterono essere raccolti in mare. Il cosciente sacrificio del comandante Gandolfo per salvare la città da una più grave sciagura fu riconosciuto con la concessione della medaglia d’oro al v. m., conferitagli alla memoria, con d. l. del 3 dicembre 1916.
Dice la motivazione:

Accorreva prontamente e radunava militari e maestranze al pontile delle munizioni presso lo stabilimento Pirelli, sul quale erano parecchi vagoni carichi di esplosivi ed uno di razzi che già si era incendiato. Conscio del grave pericolo che correva, con mirabile sangue freddo e giusto intuito, provvedeva ad organizzare opera di salvamento, cercando di spegnere l’incendio e di staccare vagoni non ancora incendiati, fulgido esempio di eroismo ai dipendenti; e mentre attendeva a questa opera mercé la quale si evitava disastro assai maggiore, cadeva gloriosa vittima della sua generosa abnegazione per lo scoppio avvenuto in vagoni isolati. Spezia Pontile Pirelli, 3 luglio 1916.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1918,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 250.