GONZAGA del VODICE Maurizio

MAURIZIO GONZAGA del VODICE036di Antonio e di Domenica Priamo, nacque a Venezia il 21 settembre 1861 e morì a Roma il 24 marzo 1938.
Discendente dall’antica ed illustre famiglia mantovana, uscì, ventenne, dalla Scuola Militare di Modena sottotenente di fanteria. Ufficiale di Stato Maggiore, nel 1898 fu insegnante di strategia alla Scuola di guerra. In Cirenaica dal luglio 1913 all’ottobre 1914 fu promosso maggior generale. Dopo la dichiarazione di guerra all’Austria, nell’ottobre 1915, assunse il comando della 9^ divisione sul fronte dell’Isonzo dal quale passò, nel maggio 1916, sull’Altipiano di Asiago per fronteggiare l’offensiva austriaca. Per la conquista di Monte Cimone, nel giugno, fu decorato di medaglia d’argento al valore. Promosso tenente generale nel giugno ed assunto nel gennaio 1917 il comando della 53^ divisione, per la conquista del Vodice fu decorato di medaglia d’oro al v. m. con moto proprio sovrano del 21 luglio 1917. Dice la motivazione:

Animato da fortissima volontà, da incrollabile fiducia nel successo delle armi nostre, con raro sprezzo del pericolo, si teneva, per un intero mese di lotte accanite, a stretto contatto con le proprie truppe di prima linea, portando loro di persona, nei momenti più critici, la parola animatrice, incitandole con l’esempio alle azioni più ardite, rendendosi così primo fattore di quelle gesta memorabili che ci resero padroni del Vodice e che ci permisero di tenerlo inespugnabile di fronte ai più accaniti sforzi nemici. Vodice, maggio – giugno 1917. 

Nell’agosto successivo su Monte Cucco, fu decorato di altra medaglia d’argento e nominato ufficiale dell’O.M.S. Dopo Caporetto, la sera del 24 ottobre, contrastò l’avanzata nemica in Val Natisone e fu gravemente ferito e mutilato nel combattimento. Gli fu conferita la seconda medaglia d’oro al v. m., con r. d. del 20 ottobre 1922 e la motivazione seguente:

Nel momento più grave della guerra, sbarrando con la sua divisione il passo all’avversario premente con vigorosa, grande offensiva, dava alle sue truppe brillante esempio di fermezza, di coraggio e di valore personale nei siti più esposti alle offese nemiche, e manteneva un così esemplare contegno anche quando fu gravemente colpito in più parti del corpo dal piombo nemico, rimanendo mutilato, fino a che fu costretto a lasciare, suo malgrado, il campo di battaglia, sul quale nel nome del Re e della Patria minacciata – aveva mostrata la via dell’onore: quella che portava al nemico. Magnifico e nobile esempio di alto sentimento del dovere, di sapiente spirito offensivo, di fulgido eroismo. – Stupizza-Natisone, 25 ottobre 1917.

Ritornato al fronte, al comando della 14^ divisione a Monte Valbella, nel novembre 1918, ottenne la terza medaglia d’argento al valore. Nominato Senatore del Regno dal 1922, fu collocato a riposo nel settembre 1927 e gli venne conferito nel 1932 il titolo di Marchese del Vodice.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1917,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 88.