HUBER Ottone

MOVM CONCESSE PER FATTI D’ARME SVOLTISI POSTERIORMENTE AL 4 NOVEMBRE 1918 IN ALBANIA ED OLTREMARE

HUBER OTTONE111di Carlo e di Basilia Gstrein, nacque a Merano il 26 luglio 1901 e morì il 17 novembre 1929 nell’Dadi Saratel, Gasr Reimtehah in Cirenaica, per ferite riportate in combattimento.
Dopo aver seguito i corsi nell’Istituto commerciale di Merano dal 1915 al 1918 ed esercitato il commercio per alcuni anni, alla chiamata alle armi nel settembre 1922 frequentò la Scuola Aviatori di Capua dove conseguì il brevetto di pilota aviatore di 2° grado. Trasferito al centro aeroplani da ricognizione di Parma nel gennaio 1924, promosso sergente e conseguito il brevetto di pilota militare su apparecchi S.V.A. il 1° luglio 1924, alcune settimane dopo fu destinato al comando aviazione della Cirenaica. Partecipò alla intensa attività di ricognizione aerea nei cieli dell’Africa e fu decorato di medaglia d’argento al valore per il coraggio e l’audacia dimostrati dal maggio all’ottobre 1926 in zona estremamente pericolosa, compiendo sul Gebel centrale più di 150 voli di ricognizioni, estenuanti e difficili; di medaglia di bronzo al valore per l’ardimento col quale mitragliò da bassa quota formazioni ribelli dal dicembre 1924 al luglio 1925 e di due encomi solenni nel dicembre 1924 e nel gennaio 1926. Promosso sergente maggiore pilota dall’agosto 1926, rimpatriò nell’ottobre successivo e fu incaricato dell’istruzione professionale allo stormo scuole. Passato al reparto alta velocità di Desenzano, nel dicembre 1928 con la promozione a maresciallo, ritornò volontariamente nell’aviazione della Cirenaica, dando rinnovate prove del suo ardimento e dello sprezzo del pericolo. L’11 novembre 1929, in una azione di guerra, avendo a bordo il tenente d’artiglieria osservatore Beati, ebbe l’apparecchio abbattuto dal fuoco di un Door ribelle. Circondato dai nemici si difese a colpi di moschetto finché ferito cadde prigioniero del Capo Ornar Muctar e ucciso otto giorni dopo dagli stessi ribelli, che erano stati attaccati e messi in fuga da reparti italiani. Alla memoria dell’eroico sottufficiale venne concessa, con r. d. 3 luglio 1930, la medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione:

Aviatore abile ed ardito, combattente di indomito coraggio, ritornava volontariamente in Colonia dove aveva già dato magnifiche prove del suo valore. Dopo una lunga serie di voli durati per oltre cento ore, nei quali più volte la fucileria nemica aveva colpito il velivolo, portato con sublime sprezzo della vita a bassa quota, per rendere più efficace l’offesa, l’11 novembre 1929 veniva abbattuto dal fuoco di un Door ribelle sul quale con l’usato ardire portava la sua micidiale azione. Circondato dai nemici, fieramente e strenuamente a colpi di moschetto teneva testa al soverchiante numero degli assalitori, finché ferito cadeva prigioniero. Sei giorni di inenarrabili sofferenze fisiche e morali, sopportate con orgoglio italiano e di combattente non riuscivano a piegarne la fibra, finché veniva barbaramente ucciso dal nemico in fuga. Glorioso esempio d’amor patrio dei nuovi figli d’Italia. – Cirenaica, gennaio – novembre 1929.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1918,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 244.