MARIANI Giuseppe Augusto

GIUSEPPE AUGUSTO MARIANI047di Luigi e di Luigia Canzi, nacque a Seregno di Milano il 30 ottobre 1884 e morì a Cesano Maderno di Milano il 4 luglio 1959.
Dispensato dal servizio di leva perché assegnato alla terza categoria, dopo la dichiarazione di guerra all’Austria fu chiamato alle armi per mobilitazione nel febbraio 1916 e destinato, nel maggio successivo, al 201° reggimento della brigata Sesia lo raggiunse in zona di operazioni in Vallarsa, nel Trentino. Trasferito col reggimento sull’Isonzo, partecipò alla battaglia di Gorizia e ferito da scheggia di granata alla coscia destra fu ricoverato in ospedale. Appena guarito, ritornò al fronte, sul Carso, nel primi giorni del gennaio 1917, come mitragliere, assegnato alla 619^ compagnia mitragliatrici Fiat dell’89° reggimento e si condusse valorosamente nelle numerose azioni svoltesi intorno all’abitato di Castagnevizza, tenacemente difeso dall’avversario. Fu decorato di medaglia di bronzo al valore per l’esemplare coraggio dimostrato quale porta-ordini nel compimento di una difficile missione e per l’ardimento con cui riuscì ad impossessarsi di due mitragliatrici nemiche, sfuggendo con eccezionale sangue freddo alla cattura da parte del nemico. II 21 agosto, combatté con valore alle quote 110 e 130 dell’Hermada e, sebbene ferito ad una spalla, nel successivo contrattacco avversario, rimanendo fermo al suo posto, seguitò imperterrito il fuoco con la sua arma. Accerchiato dal nemico, rispose sdegnosamente alla intimazione di arrendersi. Rimasto solo servente della propria mitragliatrice e ferito per la seconda volta, continuò a combattere. All’eroico mitragliere, con d. l. del l O febbraio 1918, fu concessa la medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione:

Mentre sulla linea era impegnato un furioso corpo a corpo, rimasto solo alla propria mitragliatrice, ferito alla spalla, continuava un fuoco violento per trattenere la foga irrompente del nemico. Sopraffatto, non si arrendeva, quantunque ferito una seconda volta alla gamba. Sopraggiunti i nostri con un contrattacco, mentre si apprestava nuovamente a falciare l’avversario, cadeva riverso sulla propria arma, colpito in pieno petto. Soccorso e trasportato al vicino posto di medicazione, trovava ancora la forza di incitare e rincorare i compagni. – Carso, 21 agosto 1917.

Guarito dalle gravi ferite, nel dicembre 1917 ritornò al fronte con la 1061^ compagnia mitraglieri del 6° reggimento della brigata Aosta. Promosso caporale nel gennaio 1918, nei combattimenti del 6 febbraio sull’Asolane riportò altre ferite da schegge di granata al capo ed al torace. Guarito non poté tornare al fronte e venne inviato al Deposito mitraglieri. Promosso sergente, fu collocato in congedo il 1° novembre 1919 e riprese la sua attività commerciale. Nominato sottotenente di complemento nel 1933, ebbe le successive promozioni nel ruolo d’onore a tenente nel 1937 ed a capitano nel 1942.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1917,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 110.