MAZZARESI Carlo
di Girolamo e di Anna Bertolini, nacque a Roma il 20 gennaio 1893 e morì in combattimento a M. Rosso il 21 ottobre 1915.
Di famiglia originaria di Trapani, compì i suoi studi e si laureò in giurisprudenza nell’Ateneo romano. Arruolatosi in qualità di allievo ufficiale di cpl. nell’81° reggimento fanteria nel giugno 1914, nell’aprile dell’anno successivo, venne nominato sottotenente nel 53° reggimento fanteria della brigata Pistoia e fu destinato a completare i quadri di un reggimento di nuova formazione, il 119°, della brigata Emilia che già trovavasi in zona di radunata nel Friuli, al confine della Carnia. Pochi giorni dopo, il 24 maggio 1915, dichiarata la guerra all’Austria, col III battaglione al quale era stato assegnato varcò, con grande entusiasmo, il confine. Per le sue doti di coraggio, lo spirito di sacrificio e l’ attaccamento al dovere non tardò molto a farsi apprezzare sia dagli ufficiali che dai soldati del reggimento. Ai primi di ottobre, per motivi di salute, dové lasciare il suo plotone ed essere ricoverato in luogo di cura, ma impaziente di tornare in linea e di partecipare fra i suoi soldati alle imminenti operazioni contro la conca di Plezzo, ancora sofferente, ritornò al suo battaglione in linea. Il 21 ottobre, giunto l’ordine di attaccare, alla testa del suo plotone, che aveva avuto l’onore di essere designato a balzare per primo dalle trincee, si slanciò decisamente fuori dai ripari verso le posizioni di Luznica situate in terreno aspro, difficile, insidioso e formidabilmente difeso dal nemico. Penetrato per primo in una stretta breccia praticata nei reticolati austriaci e, benché ferito dall’inizio del combattimento, raggiunse la trincea contesa. Quindi salito sullo spalto, seguito dai pochi animosi superstiti del plotone, ingaggiò una lotta a corpo a corpo con i difensori e cadde dopo essere stato ripetutamente ferito. In una breve tregua d’armi, concordata fra i comandi per il recupero delle salme e dei feriti di ambo le parti, un ufficiale superiore di un reparto ungherese in linea nel settore, nel consegnare al comando del 119° reggimento gli oggetti personali rinvenuti sulla salma del sottotenente Mazzaresi, espresse la sua ammirazione e quella dei suoi dipendenti per il comportamento eroico del giovane ufficiale italiano.
Alla memoria del valoroso ufficiale venne conferita la medaglia d’oro al v. m. con d. l. del 20 agosto 1916.
Dice la motivazione:
Sebbene ammalato, rifiutò di rimanere in riserva. Uscito per il primo all’attacco delle trincee nemiche, quantunque ferito nell‘attraversare uno stretto varco aperto nei reticolati, proseguiva nell’assalto, incoraggiando i dipendenti. Giunto, ancora per il primo, sulle trincee avversarie, vi lasciava eroicamente la vita al grido di Savoia!. Fulgido esempio di spirito di disciplina e di sacrificio. – Monte Rosso, 21 ottobre 1915.
G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1915 al 1916, (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968, p. 106.