PAPA Achille

ACHILLE PAPA071di Antonio e di Teresa Girardini, nacque a Desenzano del Garda il 23 febbraio 1863 e morì in combattimento sulla Bainsizza il 5 ottobre 1917.
Uscito dalla Scuola Militare di Modena sottotenente di fanteria nel gennaio 1882, due anni dopo, con la promozione a tenente, passò nella specialità alpini nella quale percorse gran parte della carriera. Con la promozione a maggiore conseguita nel 1906, tornò in fanteria, nel 74° reggimento. Promosso colonnello nel marzo 1915, assunse il comando dell’81° reggimento fanteria della brigata Torino col quale entrò in guerra nel maggio successivo nella zona dell’Alto Cordevole e, a Col di Lana, dette prove del suo valore e della capacità di comando, trasfondendo il suo entusiasmo e la sua fede nei dipendenti. Nel dicembre 1915, promosso maggior generale, assunse il comando della brigata Liguria schierata sull’Isonzo e combatté sul Mrzli e a Santa Lucia, nel febbraio e nell’aprile 1916. Dalla zona dell’Isonzo, verso la fine di maggio raggiunse l’Altipiano di Asiago per contrastare l’avanzata nemica nel Trentino e il 14, 15 e 16 giugno, per l’epica difesa di Monte Zovetto, dove fu stroncata ogni speranza austriaca di scendere nella pianura vicentina, fu insignito della Croce di Cavaliere dell’O.M.S. e le Bandiere dei due reggimenti della brigata vennero decorate di medaglia d’oro al valore. Inviato a presidiare il Pasubio, con operosità instancabile, fece del massiccio inospitale, impervio e con scarsi elementi naturali di difesa, un baluardo inespugnabile e ne aumentò la potenza difensiva con la successiva conquista dell’Alpe di Cosmagnon e del Coston di Lora, per le quali brillanti operazioni del settembre e ottobre 1916 gli venne conferita la medaglia d’argento al valore. Nell’aprile 1917, investito delle funzioni del grado superiore, assunse il comando della 44^ divisione e dopo essere ancora rimasto per qualche tempo nella regione Pasubio-Vallarsa, nell’agosto successivo fu inviato sull’Isonzo per partecipare alla battaglia della Bainsizza. Nei primi giorni di settembre assunse il comando della linea ad oriente dell’alto Isonzo, con l’incarico di preparare l’azione per la conquista di quota 800 (Na Kobil), della quale si impadronì nella notte sul 29 settembre, chiamata, in seguito Quota Papa e gli venne concessa un’altra medaglia d’argento al valore. Nelle prime ore del 5 ottobre, durante un’ispezione in un punto avanzato della posizione, colpito al torace da un proiettile che gli perforò un polmone, cadde su quelle stesse rocce che lo avevano visto vittorioso. Alla memoria dell’eroico generale venne concessa, con d. l. del 22 novembre 1917, la massima ricompensa al v. m. Dice la motivazione:

Costante esempio di coraggio e di ardimento alla sua divisione, veniva colpito a morte dal piombo nemico mentre, impavido, dalla prima linea della posizione da esso conquistata, preparava nuovi gloriosi cimenti alle sue truppe vittoriose.- Na Kobil (Bainsizza), 5 ottobre 1917.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1917,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 156.