TIRAVANTI Pietro

TIRAVANTI PIETRO145MOVM CONCESSA PER FATTI D’ARME SVOLTESI IN TRIPOLITANIA NEL 1915

di Arcangelo e di Angela Zaccardi, nacque a Frosinone il 28 febbraio 1887 e morì in campo di prigionia nel Gebel il 13 luglio 1915 in seguito a ferite riportate in combattimento.
Completati gli studi classici nell’Istituto Massimo di Roma ed iscrittosi nella facoltà di giurisprudenza nell’Università di Macerata, il 31 gennaio 1906, attratto dalla carriera militare, si arruolò volontario, per il corso allievi ufficiali, nel 9° reggimento fanteria. Nominato sottotenente di complemento nell’aprile 1907 nel 48° reggimento, due anni dopo, in seguito a concorso, transitò nel ruolo degli ufficiali effettivi, destinato all’84° reggimento della brigata Venezia. Il 9 ottobre 1911, mobilitato per la guerra itala-turca, s’imbarcò a Napoli per la Libia e pochi giorni dopo, il 26 ottobre, combatté valorosamente a Sciara Zauia. Comandante di un posto di osservazione, affrontando gruppi di ribelli e sventando il loro piano di attaccare gli accampamenti del reggimento, si meritò una medaglia di bronzo al v. m. Partecipò all’occupazione di Ain Zara nel gennaio 1912, al combattimento di Zanzur dell’8 agosto, alla conquista di Zuara e all’attacco di Sidi Bilal. Promosso tenente nel settembre dello stesso anno, a conclusione della campagna libica, ottenne di rimanere in colonia col III battaglione del reggimento, disimpegnando anche l’incarico politico di residente a Bir el Ghnem, per qualche tempo. La dichiarazione di guerra all’Austria-Ungheria, dette inizio, nella primavera del 1915, alla rivolta delle popolazioni arabe della Libia, sollecitate dalla Turchia e dalla Germania; rivolta che non tardò a dare i suoi frutti nefasti per le numerose perdite di uomini a difesa dei presidi delle località dell’interno. La ridotta di Zintan a circa 150 km. a sud di Tripoli, che era presidiata dalla 12^ compagnia del III battaglione dell’84° reggimento, cui apparteneva il Tiravanti, la sera del 2 luglio venne attaccata e circondata da forti nuclei di ribelli. Il tenente Tiravanti, dopo sette giorni di assedio, ferito dalle prime fucilate durante una sortita, volle rimanere al suo posto di combattimento dando ammirevole prova di coraggio e di attaccamento al dovere. Ferito ancora al petto e all’addome nella notte dell’ 11 luglio, nel disperato tentativo di aprirsi un varco con le armi, decedeva due giorni dopo nel campo di prigionia del Gebel fra le braccia del suo capitano. Dice la motivazione della medaglia d’oro al v. m. concessagli alla memoria con d. l. 15 luglio 1917:

Durante l’assedio di Zintan, ferito gravemente alla spalla sinistra, continuò a combattere valorosamente. Colpito in modo mortale una seconda volta, incurante di sé, continuò ad infondere ai suoi dipendenti fermezza e coraggio. Caduto prigioniero, soccombeva due giorni dopo in conseguenza delle ferite riportate: fulgido esempio di indomito animo e delle più elette virtù militari. – Zintan (Libia), dal 3 all’11 luglio 1915.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1915 al 1916,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968, p. 320.